«Ora Fausto e Iaio hanno un posto nella nostra città»

«Un segno di vicinanza e di partecipazione per riparare ad anni di oblio e lontananza delle istituzioni e un segnale di speranza al futuro di Milano». Piazza Durante. Ore 15,30. Il sindaco «emozionato e commosso» scopre la targa di intitolazione dei giardini a Fausto e Iaio «uccisi da assassini, professionisti dell’estremismo». «La città di Milano non dimentica il loro sogno di un mondo migliore. A Fausto Tinelli e Lorenzo «Iaio» Iannucci «per sempre ragazzi» recita la targa del Comune.
Nel suo discorso Giuliano Pisapia ha ripercorso quella serata di sabato 18 marzo 1978 verso le 20 quando i due ragazzi, lasciati i giardinetti di piazza Durante vennero freddati con 8 colpi di pistola in via Mancinelli, sotto casa Tinelli. «Quella sera - ricorda il sindaco - dovevano andare al Leoncavallo, dove c’era un concerto come per fortuna ancora oggi lì ci sono concerti». Ancora vive nella memoria la tempesta di emozioni di quella sera di primavera di 34 anni fa: «Prima l’incredulità e lo sgomento provati e poi la rabbia e il dolore, sfociati in un pianto collettivo». Il sindaco, invoca «il sole, oggi assente, e due arcobaleni per i due giovani ragazzi impegnati a cercare una società migliore, credevano in una Milano democratica e da oggi hanno un posto in questa città. Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci sono state le ultimi due vittime della resistenza: la resistenza all’arroganza, alla violenza, alla sopraffazione».
«Pisapia è il primo sindaco che partecipa ad uno di questi anniversari. In attesa della verità giudiziaria, oggi è una bella pagina per Milano, bisogna però chiedersi perché non è successo prima» il commento di Daniele Farina, coordinatore cittadino di Sel e storico portavoce del Leoncavallo. Così torna a chiedere giustizia (il processo è stato sospeso nel 2000) la madre di Fausto, Daniela Tinelli, con la voce gonfia di rabbia: «pretendo giustizia, è enorme la rabbia che provo nel sapere che gli assassini di mio figlio stanno bene e si sono sistemati. Ringrazio il sindaco per avere capito il nostro dolore. Dopo tanti anni le istituzioni si sono ricordate di loro».
Non usa mezzi termini il sindaco nel commentare l’assassinio: «Dietro alla morte di Fausto e Iaio c’è una chiara matrice politica, la responsabilità è della destra eversiva». Così il mancato esito del processo per l’avvocato Pisapia è una «sconfitta dello Stato, della giustizia e della democrazia, un fatto non accettabile: qui non c’è mai stata verità e non sono mai state svelate le trame ma solo lasciate intravedere».

«I due ragazzi sono ancora uno stimolo straordinario per andare avanti per il Leoncavallo» ha poi aggiunto Farina, tra i mediatori del cammino di legalizzazione del centro sociale. Un processo che il sindaco non ha voluto commentare.

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