Ora «Grazia» scrive in cirillico

Il settimanale della Mondadori sbarca in Russia

da Milano

L’inverno è appena passato. È un buon momento questo per arrivare a Mosca. «Per le donne che non vogliono aspettare»: è lo slogan con cui verrà lanciato nel mercato russo la versione in cirillico del settimanale Grazia. Il nuovo Grazia Russia, simile nella grafica alla storica edizione italiana (nata nel 1938) ma con contenuti più vicini al gusto e alla sensibilità delle donne russe, si inserisce nel «Grazia International Network», il circuito internazionale di Mondadori diretto da Carla Vanni, nato con l'obiettivo di diffondere sui mercati esteri, attraverso le diverse edizioni del giornale presenti nel mondo, l'eleganza e il lifestyle italiano. La nuova iniziativa, affidata alla direzione della ventiquattrenne Daria Veledeeva, si affianca alle precedenti sei edizioni del magazine, che ha lanciato con successo in numerosi Paesi, dalla Grecia alla Serbia, dalla Bulgaria agli Emirati Arabi, dalla Croazia alla Gran Bretagna e, ora, anche in Russia. L'obiettivo è quello di fare il bis della performance di maggior successo, quella del settimanale Grazia Uk, lanciato nel Regno Unito nel 2005, le cui diffusioni hanno raggiunto nel 2006 le 210.000 copie, con un incremento del 23% e con una raccolta pubblicitaria raddoppiata (superati i 34 milioni di euro, +126%).

Per il lancio di Grazia in cirillico (120mila copie al prezzo di 40 rubli ciascuna, poco più di un euro, per un target medio-alto), come ha spiegato oggi l'amministratore delegato Maurizio Costa, sono stati investiti 2,5 mln di euro e per il primo anno è prevista una spesa di 5 mln di dollari, con un break-even al terzo anno.

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