E chi lha detto che lindignazione è di sinistra? «Gli indignati stavolta siamo noi» sorride Daniela Santanchè, annunciando lultima mobilitazione. Lex sottosegretario torna in piazza con lo stato maggiore del Pdl milanese, e con i militanti del suo Movimento per lItalia, per dare il via alla campagna: un messaggio di posta elettronica allindirizzo istituzionale del sindaco. Una mail a Giuliano Pisapia, per dire basta «a sei mesi di immobilismo», e per «esprimere la nostra indignazione». «Nebbia e Pisapia, no grazie», recita lo slogan, abbinando curiosamente il ritorno delle tasse comunali con quello di una cappa di grigiore calato sulla città: «Non abbiamo abbandonato i cittadini, non vogliamo far finta che Milano ci piaccia così - dice lex sottosegretaria - con meno sicurezza, con il Comune che finanzia i tendoni per far pregare i musulmani e intanto fa pagare i cittadini che vogliono entrare in centro».
Lindignazione non è esclusiva della sinistra, e nemmeno il tam-tam telematico. «Nebbia e Pisapia, no grazie» sono già un gruppo su facebook e su twitter. «Al momento della sua elezione a sindaco - riflette Santanchè - Pisapia diceva che fosse cambiato il vento, ora il vento è calato e a Milano vedo solo la nebbia». Per Santanchè il sindaco ha «cancellato tutto ciò che era stato fatto dalle amministrazioni precedenti» anche sulla sicurezza. E con i nuovi provvedimenti in cantiere sul traffico ha scelto «misure punitive per i cittadini già tartassati da molte altre tasse». Contro tutto questo - ha detto - «oggi parte la nostra rivolta su internet, inondiamo di mail il sindaco proclamando la nostra indignazione allindirizzo email sindaco.pisapia@comune.milano.it. Dobbiamo svegliarci perché questa Milano non ci piace, a me personalmente fa schifo».
Anche la sceneggiata del divorzio platealmente consumato e poi mestamente ricomposto, fra il sindaco e il suo «super assessore» a Cultura ed Expo, il democratico Stefano Boeri, è la spia di uninadeguatezza politica, che già prefigura un fallimento: «Qualche mese fa cera ancora lentusiasmo della campagna elettorale - osserva Santanchè - la realtà che vediamo oggi è quella di unaccozzaglia politica». Pietro Tatarella, intanto, invita il sindaco a revocare la nomina di Boeri nominando al suo posto in giunta Paolo Limonta, il braccio destro di Pisapia che scavalca le competenze degli assessori e conduce in prima persona le trattative con gruppi e interlocutori vari. Fare lopposizione ricompatta, poi. «De Corato ha perso 15 anni» scherza Tatarella.
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