«Ora Mattino Cinque naviga da solo Mi tolgo dal video»

Lascia il video per dedicarsi ancor di più a Videonews. Non è un gioco di parole, ma il destino a breve termine di Claudio Brachino, il direttore della struttura Mediaset cui fanno capo i programmi di approfondimento e infotainment. Il suo volto da due anni compare tutti i giorni in apertura di giornata di Canale 5. Ora, dal 22 febbraio, lascerà il posto a Paolo Del Debbio, commentatore della squadra e conduttore di Secondo voi che interverrà nelle parti dedicate a economia e politica, mentre il ruolo di Federica Panicucci continuerà ad essere quello di padrona di casa. Brachino però non scomparirà dagli schermi, ma si ritaglierà il ruolo di opinionista, intervenendo nei momenti salienti della settimana.
Direttore, come mai si rende meno visibile?
«Perché la nostra fabbrica di programmi si sta allargando sempre di più e gli impegni sono sempre più gravosi. E poi perché consideriamo quella di Mattino Cinque una missione compiuta».
Nel senso che ora il talk può navigare senza comandante?
«Siamo partiti due anni fa mettendo in piedi un programma di approfondimento dove prima non c’era nulla di questo tipo e affrontando un grande concorrente come Uno mattina. Penso che grazie al mio apporto e a quello di Barbara D’Urso prima e di Federica Panicucci poi, si sia riusciti a realizzare un buon prodotto. Ora passo volentieri la palla a Del Debbio che ha lavorato con noi per molto tempo».
In effetti avrà da fare: sono in arrivo quaranta prime serate su Retequattro...
«Infatti. Partiremo già dai primi di marzo con una nuova trasmissione condotta da Salvo Sottile che si chiamerà Quarto grado e si interrogherà sugli aspetti irrisolti dei grandi casi di cronaca. Poi arriverà Vite straordinarie con Elena Guarnieri e in cantiere ci sono già altre due produzioni per l’autunno. E, se gli spettatori avranno nostalgia della mia faccia, la potranno rivedere quest’estate quando tornerò alla guida di Top Secret».
Insomma Mediaset spinge sempre di più verso quel modello definito «infotainment», cioè cronaca mischiata a spettacolo.
«A Videonews fanno capo diversi tipi di programmi, da quelli che potrebbero rientrare in questa definizione come Mattino, Pomeriggio, Domenica cinque e Verissimo a quelli dediti alla sola attualità come Matrix. In ogni caso mi sembra che questo modello industriale che gli esperti dei media hanno ribattezzato “info-emotion” stia funzionando. È un modo di raccontare la cronaca attraverso i protagonisti, che non ha paura di contaminarsi con i linguaggi dell’intrattenimento. In questi anni siamo pure riusciti a sfatare i luoghi comuni che giornalisti e personaggi dello spettacolo non potessero lavorare insieme».
Non tutto è filato liscio: sul caso Mesiano (il giudice del processo Finivest-Cir) è stato subissato dalle critiche...
«Mi sembra un incidente chiuso. Ho chiesto scusa subito e il tempo ha ridato la giusta misura alla vicenda».
A proposito di «Matrix», si dice che tra i suoi compiti ci sarebbe quello di dargli una raddrizzata.
«Altro che raddrizzarlo! Il programma va bene e nelle ultime settimane ha battuto più volte il diretto concorrente; il conduttore sta trovando la sua giusta dimensione. Il programma è in salute ed io cercherò di dare il mio contributo per renderlo ancora più comunicativo».
Molti pensano che liti e momenti volgari a «Domenica Cinque» non siano compatibili con il concetto di buona televisione.
«Il contenitore domenicale è un programma nuovo, partito a settembre, che riesce a parlare alle due del pomeriggio del dramma di Haiti per due ore. Il nostro obiettivo è sempre stato fin dall’inizio quello di fare della buona televisione. In cinque ore di diretta qualche eccesso è fisiologico. Ma sicuramente da alcune settimane il programma, proprio grazie alla professionalità di Barbara D’Urso, è riuscito ad individuare un linguaggio sobrio e alla portata di tutti».
Per 16 anni è stato anchorman di Tg4 e Studio Aperto.

Da due anni e mezzo è alla guida di questa gigantesca fabbrica d’attualità. Era più facile la vita nei tiggì?
«Sono due mestieri diversi, entrambi molto complessi e affascinanti. Io nella mia vita guardo sempre avanti, anche se le news resteranno sempre nel mio Dna e nel mio cuore».

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