La notizia messa a nudo. Togliendo le mutande. Alla notizia? No, alla giornalista.
È questa la rigorosa linea editoriale decisa da Italia Nakednews che oggi fa il suo ingresso nel rutilante mondo dei tg. È la sexy-informazione, bellezza... E tu non puoi fermarla. Ma - volendo - potrai non vederla. Il notiziario di Nakednews è infatti a pagamento: per 10 euro al mese le mezzebuste si materializzeranno come mamma le ha fatte su tv, telefonini e computer.
Ma perché una persona normale dovrebbe aggiornarsi sui fatti del mondo guardando anchorwoman-spogliarelliste? «Con noi lo spettacolo è garantito...», rispondono al Giornale Valeria, Michela, Erika e Barbara, le quattro «webcaster» scelte da Nakednews per mostrare di tutto e di più.
Il numero zero del tg senza veli è uno spasso. Lumorismo involontario di certi servizi è già leggenda. Un esempio? La reporter in topless annuncia il titolo di copertina: «In Parlamento, aperta la verifica...» e, un attimo dopo, oplà lo slip vola via. Auditel alle stelle.
I cronisti che assistono alla storica anteprima si fanno sospettosi, qualcuno si preoccupa: «Ma queste ragazze sono iscritte allOrdine dei giornalisti? La testata Nakednews è regolarmente registrata in Tribunale? Il direttore responsabile è un professionista?».
«Ma quale Ordine, Tribunale e direttore responsabile - replica Marco Ottolini, ideatore del programma -, il nostro è uno spettacolo di intrattenimento, non vogliamo fare la concorrenza ai veri telegiornali. Insomma, ci sentiamo più vicini a Striscia la notizia di Ricci che al Tg5 di Mimun». Ma, almeno le notizie, sono autentiche? «Sì, sì - assicura Ottolini - io sono giornalista e ho dei collaboratori che verificano le agenzie di stampa».
Intanto le conduttrici continuano a spogliarsi leggendo notizie di varia umanità, ad eccezione di quelle di cronaca e politica nazionale. «Non sarebbe possibile conciliare lo strip-tease con, ad esempio, il dramma dei fratellini di Gravina - è la condivisibile scelta di Nakednews -. Per quanto riguarda la politica la scelta è stata diversa: è un tema che annoia chiunque, punto e basta».
Obiettivo della prima tv che «non ha nulla da nascondere» è arrivare ai 50.000 abbonamenti; per i cellulari una cifra superiore, mentre è allo studio lipotesi di approdare sulla tv digitale. Negli Usa Nakednews è il programma più longevo della tv via cavo, mentre in Italia iniziative più o meno simili sono rapidamente fallite. Ora sarà la volta buona? La società Small Formats ci spera, puntando sulla qualità del lavoro. Le informazioni più interessanti (con unattenzione particolare per spettacolo, gossip, costume e sport) verranno ridotte in pillole e riversate in tre edizioni con «liveli di nudità» suddivisi in tre categorie: bikini, topless e integrale. Per accedere a questultima bisogna essere maggiorenni. Va detto però che le quattro anchors italiane non hanno nulla di peccaminoso, a differenza delle loro omologhe americane che sfoggiano invece un look più audace: Victoria Sinclair ed Erica Stevens, ieri a Milano per il lancio di Nakednews, sono cliccatissime in rete e hanno lo sguardo maliardo (e il seno rifatto) tipico delle pornostar.
«Siamo state scelte tra un centinaio di candidate - spiegano le nostre Valeria, Michela, Erika e Barbara -. Due attività in una che queste quattro ragazze svolgono con graziosa abilità, suscitando sentimenti tuttaltro che morbosi».
Fin qui le piccanti anchorwoman.
Il vero scoop sarebbe ingaggiare Rocco Siffredi. Le telespettatrici gradirebbero di certo.
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