Orario prolungato farmacisti in rivolta: «Mandateci rinforzi»

Camice bianco e spilletta dell’Ordine dei farmacisti. Questi i tratti distintivi del presidio pacifico di ieri mattina davanti a Palazzo Marino. Un insieme di dipendenti delle ex farmacie comunali, ora privatizzate, hanno protestato contro l’estensione dell’orario di lavoro settimanale. La recente normativa regionale ha modificato la legge che stabiliva un tetto massimo di 44 ore settimanali di apertura per le farmacie, portando il limite a un massimo di 54 ore per sei giorni di attività. In seguito ai nuovi parametri, l’Azienda Farmacie Milanesi Spa. che gestisce le 86 farmacie ex comunali di Milano, ha deciso di prolungare l’orario di attività solo per 18 punti vendita, scelti «secondo il criterio di rilevanza e prossimità». I rappresentanti sindacali dichiarano che «una dilatazione dell’orario non potrà sussistere, finché non si assumeranno almeno 19 nuovi dipendenti, perché è da troppo tempo che le farmacie lavorano con organici sottodimensionati». Secondo Afm, per compensare il maggior numero di ore d’apertura era già stato stabilito a suo tempo, in merito alle richieste sindacali dopo una lunga vertenza, di assumere 9 farmacisti full time equivalenti a 19 nuovi dipendenti.

«Il mio impegno è quello di sbloccare la situazione e garantire un servizio adeguato: trovare una farmacia aperta il sabato è come fare una caccia al tesoro» afferma Giampaolo Landi di Chiavenna - assessore alla Salute.

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