Migliaia di ragazzi festeggiano oggi il nuovo anno pastorale negli oltre 1.200 oratori dellarcidiocesi di Milano, 160 solo nel capoluogo. Una realtà, quella degli oratori, che coinvolge più di 50mila giovani milanesi, 500mila in tutta larcidiocesi. I protagonisti sono soprattutto gli studenti. Ma spesso si trovano anche giovani fino ai trentanni e oltre. Alcuni di loro diventano educatori o animatori. Qualcuno decide di prendere i voti. Come Piero, 29 anni, che tra una settimana diventerà don Piero, dopo tanti anni passati alloratorio della parrocchia di Santa Maria del Suffragio in via Bonvesin.
«Abbiamo circa 500 ragazzi: da quelli della piazzetta, i più problematici, a quelli più normali, molti dei quali stranieri, cinesi, ma anche musulmani», spiega suor Lucia, che gestisce il centro con don Alberto. Durante lanno organizzano, oltre al catechismo, anche gare di canto e di ballo. Giornate divertenti in cui «quello che importa è stare insieme».
Oggi in via Bonvesin si aspettano più di 300 persone. Una delle tante grandi «sagre» che oggi animano i quartieri. Dal centro alle periferie. Dal blasonato oratorio di Santa Maria alla Fontana («quello con la più antica tradizione alle spalle», spiega don Massimiliano Sabbadini, direttore Fom, Fondazione oratori milanesi), dove centinaia di ragazzi festeggiano con larcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi. Fino a quello della Barona, che fa capo alle parrocchie di Santa Bernadetta e di San Giovanni Bono, dove da due settimane don Paolo ha passato il testimone al 28enne don Marco.
Qui si raccolgono più di 350 giovani fino ai 18 anni. Con i suoi campi di pallavolo, calcetto e basket, il teatro e i suoi ottomila metri quadri, questo centro ha creato una vera e propria rete sociale allinterno del quartiere. «I nostri ragazzi, anche quando ci lasciano, sanno di avere in noi un punto di riferimento, per risolvere qualsiasi problema», racconta Valerio, uno dei 20 genitori che organizzano le attività. Mentre a fare da tramite con bimbi e adolescenti cè un gruppo di animatori che vanno dai 20 ai 30 anni. Una grande famiglia. Come quella di don Domenico, a capo delloratorio di San Nicola a Dergano, zona Affori. Uno dei centri più innovativi e multietnici (un ragazzo su due è straniero) di Milano, il primo in Italia (5 anni fa) a mettere in piedi un progetto di doposcuola per i bimbi cinesi della zona, con tanto di mediatrice culturale. Qui, oltre al doposcuola e a un progetto «di tv online» per adolescenti, si punta tutto sullo sport e sui suoi valori educativi (calcio, judo, ginnastica artistica, in collaborazione con il Csi).
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