Gli organizzatori «Così avviciniamo la loro cultura alla nostra»

«Il primo anno l'accostamento sarà "morbido", tratteremo i testi degli africani che già vivono qui. L'anno prossimo tratteremo il nord Africa, e poi l'Africa Sud Sahariana». Angela Lucrezia Calicchio è la fondatrice e direttrice di Outis, il Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, nonché ideatrice di "Tramedautore". «Io vorrei avvicinare l'Africa all'Italia -spiega- ed offrire un'occasione per conoscere qualcosa che vada al di là dell'aspetto esotico. Anche per questo nel Festival si toccheranno vari aspetti della cultura africana, come la musica o il cibo. In altre zone dell’Europa, come la Francia, il teatro africano è molto più conosciuto.

La maggior parte dei testi che verranno proposti quest’anno sono francesi, qualcuno inglese: là molti autori scrivono drammaturgie, perché sono paesi con una lunga tradizione coloniale e ormai molti africani si sono integrati completamente nella società. Abbiamo letto e selezionato i testi per più di un anno, gli autori hanno tutti sui trent'anni». MCB

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