Orgoglio Udc: fieri di essere saldi al centro

da Roma

«Orgogliosi di essere centristi». Lorenzo Cesa non ha dubbi: questo bipolarismo non dà stabilità al Paese. Quindi, per replicare a Berlusconi che aveva detto «l’Udc vuole distruggere il bipolarismo», replica: «Se il centrismo serve per dare stabilità al Paese, siamo fieri di essere centristi». E per queste ragioni rilancia la necessità di una legge elettorale sul modello tedesco, «con uno sbarramento serio che consenta il formarsi di aree programmatiche e politicamente omogenee».
Un’ode al centrismo, seppure mitigata da una componente bipolare, l’alza anche Mario Baccini. Il vice presidente del Senato rileva che «dobbiamo favorire aggregazioni fra simili e la riduzione del numero dei partiti. Parlando del centrodestra, il proporzionale alla tedesca può favorire l’aggregazione della destra in un unico soggetto politico, alleato di un forte centro». E di fronte alle osservazioni di Berlusconi, aggiunge: «Questa sagra del sospetto mi sembra nasconda più che altro una debolezza di proposta politica che l’Udc, invece, ha ben chiara». E rilancia: «A prescindere dalla legge elettorale, è necessario che nasca una grande forza politica di centro che tuteli gli interessi dei ceti medi e la difesa dei valori fondamentali messi in discussione dalle “estreme”. Un centro - prosegue Baccini - che si allei quindi su programmi condivisi e omogenei e restituisca alle “estreme” il loro ruolo naturale di opposizione».


Meno vago di Baccini sulla collocazione politica è Rocco Buttiglione. Fra Prodi e Berlusconi «scelgo Berlusconi. Ma il problema è superare una fase storica basata sul bipolarismo dell’aggressione permanente. Dobbiamo tornare ad una dialettica politica basata sul centro».

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