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Crampi notturni degli over: cosa sono e come si curano

I crampi sono molto frequenti tra le persone over. Se gli episodi sono frequenti, è necessario rivolgersi al medico per individuare le possibili cause. Alcune buone e sane abitudini possono prevenirli

Crampi notturni nelle gambe negli over: cause, rimedi e alcune strategie per prevenirli
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I crampi notturni sono un fenomeno molto comune negli anziani interessando circa il 40% della popolazione over 60. Generalmente si tratta di forme idiopatiche, vale a dire che si manifestano in assenza di una causa evidente. Delle altre, invece, possono essere il campanello di allarme di specifiche patologie o carenze nutrizionali. In ogni caso, si possono prevenire tenendo a bada l'alimentazione e praticando esercizi di allungamento muscolare prima di coricarsi.

Cosa sono i crampi

Crampi

I crampi sono delle contrazioni muscolari, involontarie e dolorose, che si verificano soprattutto in condizioni di riposo. Possono interessare uno o più muscoli, in particolare, polpaccio, piede e gamba.

Si manifestano con un dolore acuto nella zona interessata, forte indolenzimento e rigidità degli arti coinvolti. Talvolta, sono accompagnati da una flessione plantare (visibile a occhio nudo) e delle dita dei piedi.

Quanto alla durata, può essere variabile. In linea di massima, si risolvono in pochi minuti anche se la sensazione di lieve intorpidimento può perdurare svariate ore.

Le cause

Disidratazione

Generalmente i crampi notturni non sono sintomatici di una patologia vera e propria (si parla di forme idiopatiche, per l'appunto).Tuttavia, se gli episodi diventano ricorrenti o particolarmente dolorosi, è necessario indagare le possibili cause.

Nel caso degli anziani, potrebbe trattarsi di:

  • ridotto esercizio fisico;
  • disidratazione;
  • carenza di sali minerali;
  • problemi diuretici;
  • variazioni elettrolitiche (ad esempio, livelli corporei bassi di potassio o magnesio);
  • malattie neurologiche;
  • patologie metaboliche;
  • assunzione di alcune tipologie di farmaci (broncodilatatori, alcuni beta-bloccanti, contraccettivi orali eccetera);
  • neuropatie periferiche;
  • radicolopatie.

Talvolta anche l'eccessiva sedentarietà e l'abuso di sostanze stimolanti quali - ad esempio, la caffeina - possono causare crampi notturni.

La diagnosi

Medico

Se gli episodi persistono, al punto da inficiare il riposo notturno, è necessario rivolgersi al proprio medico di base. Affinché la diagnosi sia accurata, lo specialista chiederà al paziente di annotare alcune informazioni sulla tipologia dei crampi. Nello specifico:

  • frequenza;
  • durata;
  • localizzazione degli episodi;
  • trigger (punti in cui si concentra il dolore).


Dopodiché si procede con gli accertamenti di routine e, quindi, esami del sangue o eventuali altri accertamenti (radiografia, elettromiografia, RM del cervello eccetera).

Prevenzione e cura

Idratazione

Fatta eccezione per i casi patologici, ovvero, laddove sottendano malattie importanti, si può fare prevenzione. A partire dall'acquisizione di sane e buone abitudini quotidiane. Ecco alcuni suggerimenti:

  • bere almeno 6/8 bicchieri d'acqua al giorno;
  • assumere la giusta quantità di fibre;
  • consumare cibi ricchi di sodio e potassio (in caso di carenze nutrizionali accertate);
  • fare qualche esercizio di stretching (allungamento muscolare);
  • idratarsi dopo l'attività fisica.

Vi sono poi dei comportamenti che sarebbe meglio evitare quali, ad esempio, fare uno sforzo fisico dopo pranzo, fumare oppure assumere sostanze stimolanti (caffeina, nicotina, efedrina e pseudofedrina). Quanto alla cura vera e propria, sarà premura dello specialista prescrivere il trattamento farmacologico più adatto per il paziente.

In ogni caso, può essere utile assumere integratori alimentari previo suggerimento del medico di famiglia.

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