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Truffe agli over: quali sono le più diffuse e come difendersi

Dal finto funzionario che chiede soldi per conto di un ente o parente ai tentativi di phishing su internet. Alcuni consigli pratici per difendersi dalle truffe

Truffe agli over: quali sono le più diffuse e come difendersi

Ogni giorno, decine di over sono vittime di truffe. Si stima che, in media, 1 over su 2 finisca nel mirino di qualche manigoldo: l'obiettivo è quello di sotrarre soldi o preziosi al malcapitato di turno facendo leva sulle sue vulnerabilità. Talvolta i tentativi di raggiro avvengono al telefono, delle altre può accadere di ritrovarsi a tu per tu con l'impostore che, millantando una scusa banale, riesce ad introdursi in casa. Ecco perché è molto importante sapere come difendersi dai malintenzionati e a chi rivolgersi in caso di emergenza.

Quali sono le truffe più diffuse

soldi

Due giorni fa, i Carabinieri del Nucleo di Genova hanno sgominato una rete di 17 truffatori - tutti di nazionalità polacca - ritenuti responsabili di almeno 56 raggiri tra Liguria e Lombardia. Nella fattispecie, gli indagati agivano col sistema del "finto nipote", una delle modalità di raggiro più diffuse tra gli anziani.

In sintesi: un uomo o una donna, dall'aspetto apparentemente innocuo, si presentano davanti alla porta casa convincendo la vittima di essere l'amico di un parente stretto (figlio o nipote) che chiede con "urgenza" denaro e preziosi per coprire spese legali conseguenti a incidenti stradali o per acquistare medicinali costosissimi. Spesso, per rendere ancora più credibile il racconto, si avvalgono di un complice che si finge medico o carabiniere.

Un'altra tipologia di raggiro è quella della "perdita di gas". Funziona così: una persona in divisa da lavoro (generalmente porta con sé anche una cassetta degli attrezzi) suona al citofono e, con tono concitato, invita la vittima a scendere in strada per via di un'improvvisa perdita di gas. In preda allo spavento, l'anziano lascia alla svelta l'appartamento. A quel punto, l'operaio (presunto tale) s'introduce in casa e con la scusa di "fare un controllo" fa incetta di qualunque cosa gli capiti a tiro: gioielli, suppellettili di valore e soldi.

C'è poi la truffa del "finto funzionario" dell'Inps, dell'Inail o della banca che, dopo aver preannunciato il suo arrivo con una telefonata anticipatoria in cui chiederà anche l'indirizzo di residenza, arriva a casa con una cartelletta sotto il braccio per proporre alla vittima di mettere al sicuro i propri risparmi o prospettando "aumenti" sulla pensione. Così, senza accorgersene, il malcapitato di turno si ritrova a firmare documenti fittizi fornendo le proprie coordinate bancarie e i dati anagrafici. In molti casi, gli impostori sono riusciti a prosciugare il conto corrente in pochissime ore.

Infine, ci sono le truffe via mail o al telefono in cui vengono proposte all'anziano "offerte vantaggiosissime" per risparmiare in bolletta. In altri casi, i telefonisti propongono l'acquisto di servizi (assicurazioni sulla vita, ad esempio) o di "oggetti indispensabili". Questa tecnica, nota anche con il nome di phishing, non è altro che l'ennesimo tentativo di truffa per acquisire informazioni (credenziali bancarie, pin, password eccetera) e avere accesso al conto.

Come difendersi dalle truffe

Polizia

Riconosce un tentativo di raggiro non è facile per nessuno, a qualunque età. Per questo motivo, è molto importante informarsi su come e cosa bisogna fare in caso di truffa. Al riguardo le Forze dell'Ordine hanno stilato un apposito vademecum che consentirà alla vittima di stanare il malitenzionato prima che scatti la trappola.

Circa il profilo e il comportamento dei truffatori:

  • possono essere uomo o donna;
  • generalmente vestono in modo elegante;
  • se indossano una divisa possono esibire anche finti tesserini o documenti di riconoscimento;
  • usano modi gentili e spesso disorientano il malcapitato con un lungo discorso (tante belle parole);
  • possono conoscere il nome e le abitudini della vittima o dei parenti;
  • possono agire da soli o con un complice.

Inoltre bisogna ricordare che gli enti socio-assistenziali (Inps, Inail, Asl) non inviano a casa nessun funzionario, né medico o ispettore. Lo stesso di scorso vale anche per le aziende di fornitura dei servizi domestici: non esistono incaricati che possano riscuotere l'importo delle bollette o eseguire rimborsi presso il domicilio dell'utente.

Ciò detto, in caso di telefonate o visite sospette:

  • non aprire mai la porta o dare ascolto agli sconosciuti;
  • non fornire mai i propri dati personali o le credenziali di accesso ai conti bancari e/o postali;
  • se il truffatore si finge un carabiniere o poliziotto, assicurarsi che ci sia la volante parcheggiata in strada (non arrivano mai a piedi);
  • se finge di essere un parente o di chiamare per conto di questi, telefonare al diretto interessato.

Nei casi delle truffe online, è bene ricordare che la password e il nome di accesso (ID) ai servizi in Rete non devono essere rivelate a nessuno.

In caso di dubbi o emergenze, contattare tempestivamente il 112.

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