Venti agenti della polizia locale del comando di Zona 2 hanno scoperto in via Pasteur due cantine-dormitorio per clandestini che erano prive di finestre e di tubi di scarico per il monossido di carbonio. Tre bombole al gas sono state sequestrate dalla Asl e la cucina è stata sigillata. Richiesto all'autorità giudiziaria il sequestro. Controllati, su segnalazione, anche tre appartamenti di viale Padova. In uno i tecnici A2a hanno sigillato l'impianto a gas per scongiurare il rischio di un'esplosione. Venti gli extracomunitari complessivamente identificati nelle due operazioni di cui quattro clandestini. Un egiziano e una nigeriana sono stati denunciati per favoreggiamento all'immigrazione irregolare.
Le due cantine in via Pasteur sono risultate di proprietà di un egiziano. Nella prima, di appena 25 metri quadrati, dormivano sette egiziani, di cui due clandestini che hanno dichiarato di pagare 150 euro per il posto letto. Nella seconda, di nemmeno 20 metri quadrati sono stati trovati quattro cingalesi, di cui uno irregolare, che versavano 100 euro a testa per dormire. L'Asl ha dichiarato la precarietà delle condizioni igienico sanitarie. Nei tre appartamenti di via Padova, di proprietà di un italiano e di due egiziani, sono stati scoperti nove extracomunitari: due nigeriani, di cui uno clandestino e sette egiziani. L'irregolare, in particolare, ha detto di esser ospite dell'affittuaria, una connazionale.
"Grazie alle ordinanze e alle segnalazioni di amministratori condominali - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato dando notizia dell'operazione - la polizia locale sta portando a galla tutta una serie di irregolarità: affitti in nero a clandestini, degrado, precarie condizioni igienico-sanitarie, impianti a gas pericolosi, caldaie a rischio esalazioni. Per contrastare più efficacemente l'attività illegale dei clandestini servono però i sequestri degli appartamenti affittati a irregolari. Tocca alla magistratura darci una mano. Perché delle trenta richieste inoltrate all'autorità giudiziaria solo dai vigili per l'area di via Padova, finora sono zero i decreti emessi dai giudici. Uno sforzo che rischia di essere vanificato anche negli altri quartieri, come a Sarpi".
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