Ma Padre Sorge: no alla deriva liberista

da Milano

«La Casa delle libertà ha precipitato il Paese in una grave emergenza democratica». È il grido d’allarme che lancia padre Bartolomeo Sorge, gesuita, direttore di Aggiornamenti sociali, in un editoriale pubblicato da «Incrocinews», il settimanale online della diocesi di Milano. Padre Sorge ricorda l’importanza di temi quali la difesa della vita e della famiglia, ma spiega che per essere valutato con «sapienza» un programma di governo «va considerato nel suo insieme» e dunque «non si può giudicarne l’accettabilità etica e politica solo in base alla posizione più o meno sufficiente nei confronti dell’uno o dell’altro valore fondamentale». Vale a dire, traducendo, che un cattolico non dovrebbe giudicare quale schieramento scegliere sulla base della tutela di valori come vita e famiglia, perché «vi sono altri principi irrinunciabili: l’osservanza delle regole democratiche, la priorità del bene comune sugli interessi personali o di parte, la tutela dei ceti più deboli, una politica economica che (opponendosi alla deriva del liberismo selvaggio) finalizzi il profitto al lavoro umano e non sacrifichi la solidarietà all’efficientismo e alla competitività».


Se qualcuno non avesse capito, padre Sorge rincara la dose: «Non si può fare a meno di rilevare che la cultura neoliberista, a cui la Cdl ispira il suo programma, si è dimostrata inadatta in cinque anni di governo a risolvere i gravi problemi del Paese; anzi lo ha precipitato in una grave crisi democratica». L’Unione, invece, spiega il gesuita, risente «della cultura politica solidale e popolare, alternativa a quella liberista».

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