da Reggio Calabria
Associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al totale controllo delle elezioni comunali dellanno 2007: questa laccusa a un clan della ndrangheta dopo linchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria sfociata ieri mattina in una maxioperazione dei carabinieri: undici persone tra cui il sindaco di Seminara Antonio Pasquale Marafioti, il suo vice Mariano Battaglia e un assessore sono finite in cella. Altre due sono tuttora ricercate.
In manette è finito anche Rocco Antonio Gioffrè, 71 anni, considerato dagli inquirenti il capo dellomonima cosca. Secondo laccusa sarebbe stato lui a gestire tutte le operazioni politiche in vista delle consultazioni elettorali comunali della scorsa primavera a Seminara. Lui avrebbe controllato la lista, dato lok alle candidature e, nel giorno delle consultazioni, avrebbe anche inviato nei pressi dei seggi elettorali i suoi uomini a controllare. Il boss, dopo la vittoria alle elezioni, avrebbe anche deciso la composizione dellesecutivo, imponendo la presenza di un suo nipote. «Con questo condotta - si legge nel capo dimputazione - lorganizzazione diretta dal capo clan avrebbe acquisito in modo diretto e indiretto la gestione o comunque il controllo delle concessioni, autorizzazioni, servizi pubblici comunali, realizzando così profitti o vantaggi ingiusti per sè o per altri e impedendo, al contempo, il libero esercizio del voto».
Negli atti dellinchiesta della Dda è inserita lintercettazione di un colloquio telefonico tra Gioffrè e il sindaco Marafioti in cui il boss dimostra di avere il controllo quasi matematico del sostegno elettorale che può garantire al sindaco uscente (e che a quanto pare non avrebbe voluto ripresentarsi). Ma gli esami non danno la prova del nove.
«Tu ti devi candidare - dice Gioffrè a Marafioti nel colloquio intercettato - perchè qui decido io e la tua elezione è sicura. Possiamo contare su 1.750 voti e sono più che sufficienti per vincere».
Il dato sui voti disponibili riferito da Gioffrè ha trovato poi un riscontro pieno allesito del voto.
Ieri il prefetto di Reggio Calabria, Francesco Antonio Musolino, ha sciolto il consiglio comunale di Seminara.
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