Entro ottobre del prossimo anno Palazzo Barberini sarà restituito al ministero per i Beni Culturali e molti dipinti, oggi conservati nei depositi, torneranno a essere esposti nello storico edificio che ospita attualmente il Circolo Ufficiali. È la conseguenza dellaccordo firmato ieri mattina a margine del Consiglio dei ministri e annunciato da Antonio Martino, ministro della Difesa, e Rocco Buttiglione, titolare del dicastero dei Beni culturali.
La Difesa manterrà soltanto 700 metri quadrati delledificio, che saranno adibiti a funzioni dalta rappresentanza del ministro della Difesa e dei vertici militari. Al ministero per i Beni Culturali andranno invece 2.900 metri quadrati, che saranno utilizzati come grande spazio museale, in aggiunta a quello già occupato. «Il Circolo Ufficiali sarà trasferito a Palazzo Savorgnan di Brazzà, edificio di grandissimo decoro, adeguatamente ristrutturato», ha precisato Buttiglione, che ha ricevuto i ringraziamenti da parte di Martino «per avere completato il restauro di Palazzo Savorgnan , che dura da otto anni».
Laccordo, firmato davanti al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, è unintegrazione dellintesa siglata nel 1997 dagli allora ministri Andreatta (Difesa) e Veltroni (Beni culturali), che prevedeva il trasferimento del Circolo Ufficiali nella Palazzina Savorgnan e in altre pertinenze dello stesso Palazzo Barberini una volta ultimati i lavori di restauro della Palazzina che furono avviati quello stesso anno.
Il ministro Martino ha tenuto a precisare che il suo ministero «non ha mai avuto lintenzione di non ottemperare agli impegni presi su Palazzo Barberini» come prospettato invece dallo storico dellarte Salvatore Settis, che in una sua pubblicazione ha parlato di un ostacolo presentatosi alla realizzazione dellaccordo del 97. Nel 2005, «con una lettera al ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani - dice Settis - lattuale ministro della Difesa contesta laccordo del 1997, in quanto stipulato da uno schieramento politico di principio non favorevole alle forze armate».
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