Inaugura oggi a Palazzo Litta (corso Magenta 24), la mostra personale di Enrico Robusti dal titolo «Colpo di Fulmine», un percorso attraverso una trentina di opere dellartista parmigiano, realizzata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e dalla Fondazione DNArt, in collaborazione con la Galleria Chiari di Roma. Il nuovo appuntamento con l'arte contemporanea, a seguito delle recenti iniziative come la mostra di Giorgio Ramella e le luci d'artista di Carlo Bernardini, offre ancora una volta l'occasione di visitare e ammirare Palazzo Litta, uno degli edifici storici più belli e significativi di Milano, sede della Direzione Regionale per i Beni Culturali della Lombardia. La scelta del titolo della mostra, tratto da quella che ne è lopera simbolo, afferma Mario Turetta, Direttore Regionale per i Beni Culturali, non è casuale ma rimarca come, oggi, nella nostra società, lamore sia un sentimento sempre prezioso.
Il percorso espositivo, attraverso le sale del piano nobile, volge all'umanità intera uno sguardo grottesco e divertito, attraverso un linguaggio che miscela citazioni, invenzione, ironia, crudeltà, verità e messinscena. I dipinti, tutti olio su tela, vogliono offrire non tanto una caricatura del reale, ma verità più vere della stessa realtà. Al lavoro di Robusti si sono interessati numerosi critici d'arte, primo fra tutti Vittorio Sgarbi che lo definisce «un grande burattinaio che fa della sua pittura il personale teatrino con cui maneggiare unumanità sopra le righe: grottesca, deforme, tirata da parte a parte dalle facce di gomma. Eppure unumanità che, per quanto vista da dietro la lente di un sarcasmo distaccato, acquisisce un valore universale risultandoci spaventosamente familiare».
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