Palazzo Marino lancia la corsa all’«olimpiade degli universitari». La Regione e il Cus d’accordo: «Così potremo creare nuovi impianti e alloggi per studenti» Il Comune: «Puntiamo alle Universiadi 2013»

Domani sfila in città la fiaccola dell’edizione invernale. Gare dal 17 a Torino

L’attesa dura dai Mondiali di calcio di Italia ’90. Da allora - fatta eccezione per il mondiale di canottaggio all’Idroscalo - Milano aspetta una grande rassegna sportiva internazionale. Un digiuno che il Comune vuole interrompere, puntando alle Universiadi del 2013.
Fra una settimana prende il via a Torino l’edizione invernale delle rassegna, una sorta di «olimpiade degli universitari». «Milano punta alle Universiadi estive del 2013 e stiamo già lavorando al progetto» spiega Giovani Terzi, assessore comunale allo Sport, vicino al manifesto che annuncia l’arrivo in città del Fuoco del sapere, la fiaccola dell’edizione torinese. Disegnata da Giugiaro, la torcia domani sfilerà dall'Idroscalo (sede del Cus, Centro universitario sportivo) a piazza Duomo, dove alle 17 sarà consegnata nelle mani del rettore dell’Università Statale. Per tutto il pomeriggio la piazza sarà animata dalla musica dei deejay di Rtl e verranno distribuiti degli oggetti ricordo della giornata e delle Universiadi. Nelle vie attraversate dalla torcia il traffico sarà via via bloccato. Vista l’ora (si parte alle 15 e si arriva alle 17) sarà inevitabile qualche ingorgo.
Milano tornerà a vivere l’atmosfera olimpica dopo il passaggio della fiaccola di Torino 2006. Stavolta, la Torcia viaggerà su delle auto d’epoca decapottate in mano a dieci tedofori scelti dal Cus tra gli universitari milanesi e dagli sponsor. Nel decimo e ultimo tratto di percorso la porteranno gli assessori allo Sport di Comune e Regione, Terzi e Gianni Prosperini. «Da studente di Medicina a Pavia ho partecipato a tutti i tipi di campionati universitari, in Italia e all’estero, per boxe e judo - racconta Prosperini -. Le Universiadi sono l’essenza dello sport. Per portarle a Milano servono soldi, ma abbiamo il tempo di far capire alla città che è l’occasione per costruire nuovi impianti». E non solo.
Vincenzo Sabatini, presidente del Cus Milano, ricorda quanto successo nelle città che hanno ospitato le Universiadi: «I villaggi per gli atleti costruiti per la manifestazione spesso sono stati trasformati in alloggi per studenti. Le Universiadi potrebbero aiutarci a risolvere anche questo problema. Se Milano ce la farà? A livello internazionale la città è apprezzata, il problema è trovare il denaro per gli impianti».
Non è la prima volta che Milano punta alla rassegna nata nel 1959 grazie al piemontese Primo Nebiolo, che dopo aver visto a Parigi la Settimana internazionale dello sport universitario pensò a una manifestazione polisportiva per universitari sulla falsariga dell'Olimpiade. Da allora, le Universiadi si tengono ogni due anni nell’edizione estiva (quella che vorrebbe Milano) e in quella invernale, che da 17 al 27 gennaio si svolgerà a Torino negli impianti dell’ultima Olimpiade (nel sito www.universiadetorino2007.org le informazioni su gare e biglietti). Lì si affronteranno 116 giovani fra i 18 e i 28 anni che devono essere iscritti all’università.

Tra gli azzurri, gli atleti degli atenei milanesi sono 27, dei quali 20 (tutte donne) in gara nel pattinaggio a figura, uno ciascuno nel pattinaggio a velocità, curling, sci, e sci di fondo e due dell’hockey. In gara a Torino ci sarà Enrico Fabris, due ori a Torino 2006.

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