«Non cè prevenzione contro azioni di folle e inaudita violenza come quella che si è consumata a Milano. E non ci sono parole per esprimere lincredulità e la rabbia per la morte di una povera innocente». Così il vicesindaco di Milano e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, commenta la morte della 41enne filippina uccisa a pugni, in viale Abruzzi, da un 25enne ucraino. «Voglio esprimere - sottolinea - il mio personale cordoglio alla famiglia della donna», ma anche «la mia vicinanza e solidarietà anche a tutta la comunità filippina, che è la più numerosa di Milano e da sempre esempio di integrazione e rispetto delle regole». Qualora «fosse necessario, forniremo alle forze dellordine anche i filmati delle telecamere del Comune che sono installate su viale Abruzzi», conclude il vicesindaco.
Ma il barbaro omicidio non ha sconvolto solo i familiari e la gente del quartiere che ha assistito impotente allaggressione. Sotto choch anche istituzioni e mondo politico. Ombretta Colli, senatrice del Pdl, chiede una perizia psicologica per chi svolge sport di contatto: «Lomicidio della donna filippina - spiega la senatrice- mi ha letteralmente sconvolta per la modalità con cui è avvenuto. Ritengo che bisognerà prevedere, attraverso un provvedimento legislativo, una perizia psicologica approfondita per chi si accinge a prendere lezioni di sport di contatto come la boxe». «Così come avviene per chi vuole entrare in possesso del porto darmi - aggiunge la Colli- Anche le mani possono portare alla morte così come è avvenuto per la giovane e sfortunata donna». Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, ricorda la necessità di supportare anche in agosto le vittime di violenza.
Palazzo Marino: «Nelle immagini delle telecamere una violenza folle»
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