Una Residenza sanitaria assistita di Villafrati, nel Palermitano, è stata isolata per via di un preoccupante numero di casi di positività al coronavirus accertati.
"Ieri ho sentito il sindaco di Villafrati - ha detto l'assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, con il quale abbiamo adottato le indispensabili misure per fronteggiare il significativo numero di casi accertati nella Residenza sanitaria assistita cittadina. Si è deciso di procedere all'isolamento della struttura, attivando la sorveglianza sanitaria per tutti i soggetti non sintomatici presenti. Come è noto - ha aggiunto Razza - i protocolli da seguire prevedono anche l'isolamento domiciliare per quanti hanno avuto contatto diretto o indiretto con i contagiati. Il provvedimento verrà assunto dal dipartimento di prevenzione dell'Asp che ne darà comunicazione alla prefettura di Palermo e ai Comuni interessati".
Quello di Villafrati è il terzo caso di contagi in strutture parasanitarie. A Messina c'è preoccupazione per due focolai: il primo in una casa di riposo, il secondo al centro neurolesi Bonino Pulejo (nella foto). Proprio ieri pomeriggio nel capoluogo peloritano è giunto il dirigente dell'Osservatorio epidemiologico dell'assessorato, Salvatore Scondotto, che ha coordinato tutte le necessarie misure di contenimento, così come previsto dai protocolli ministeriali. Oltre al trasferimento al policlinico Martino e all'ospedale di Barcellona di tutti i pazienti contagiati, è stato organizzato un piano di dimissioni programmate per i degenti non positivi al Covid-19. Si tratta di persone che, secondo il giudizio clinico, possono essere seguite con assistenza domiciliare e che pertanto non necessitano di ricovero. Resteranno nella struttura solo alcuni pazienti ritenuti non trasferibili. Nei reparti vanno avanti le misure di sanificazione, mentre tutto il personale sanitario del Bonino Pulejo è stato sottoposto al test del tampone, così come gli altri pazienti. Analoghe iniziative sono state intraprese anche per la casa di riposo.
Purtroppo queste strutture sono tra le più esposte ai contagi. Basta infatti un solo ospite o operatore sanitario positivo, per far si che il virus si diffonda senza incotrare ostacoli. Per proteggere ospiti e operatori, la Regione sta pensando a un piano ulteriore per evitare l'ingresso a persone asintomatiche, che potrebbero dar vita a focolai di infezione.
Intanto in Sicilia il quadro riepilogativo della situazione in merito all’emergenza coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale, parla di 458 positivi. Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento dei (Policlinici di Palermo e Catania sono 4.883. Dei tamponi inviati ne sono risultati positivi 490, mentre, quelli attualmente positivi, sono 458.
Al momento in Sicilia risultano ricoverati 254 pazienti (27 a Palermo, 118 a Catania, 40 a Messina, 1 ad Agrigento, 12 a Caltanissetta, 19 a Enna, 6 a Ragusa, 19 a Siracusa e 12 a Trapani) di cui 48 in terapia intensiva, mentre 204 sono in isolamento domiciliare.
Per quanto riguarda le persone guarite sono in totale 26 (11 a Palermo, 6 a Catania, 4 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa). Sei invece le persone decedute (1 a Caltanissetta, 1 a Siracusa, 2 a Catania e 2 a Enna).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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