Cronaca locale

Le limitazioni sullo Stretto, Cateno De Luca: "Provvedimento insulso"

Il sindaco messinese "attacca" il governo sul nuovo provvedimento: "Medici, infermieri, forze dell'ordine e pendolari sono rimasti bloccati"

Le limitazioni sullo Stretto, Cateno De Luca: "Provvedimento insulso"

"Tutto ampiamente previsto". Laconico il commento del sindaco di Messina Cateno De Luca alle nuove disposizioni di transito sullo Stretto di Messina, volute dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e poi messe nero su bianco dal ministro dei trasporti Paolo De Micheli. Il sindaco ha raccontato di come medici, infermieri, forze dell'ordine e lavoratori pendolari non siano riusciti ad imbarcarsi, sul versante calabro in direzione di Messina, proprio per la riduzione delle corse (solo 4 da Villa San Giovanni e 4 per il percorso inverso).

"Non sono riusciti a trovare posto sull'unico traghetto mattutino per Messina - racconta il primo cittadino - Paradigmatico il caso di una dottoressa che, dopo avere tentato di imbarcarsi sia con la macchina che a piedi senza riuscire a trovare posto, si è sentita rispondere di ritornare per la nave delle 19,10, e nel frattempo in ospedale il suo servizio è rimasto interrotto". Secondo il sindaco, questo caos agli imbarchi era ampiamente prevedibile: "Già nei giorni scorsi mi ero fatto promotore di una richiesta di intervento per la modifica e l'integrazione delle disposizioni - dice De Luca - Chiarisco che la riduzione delle navi è un provvedimento che io stesso avevo richiesto così come era stato adottato per gli aeroporti, perchè l'accesso incontrollato ai nostri porti ci ha reso un punto nevralgico nella diffusione del contagio. Ma contesto e rifuggo da provvedimenti insulsi, adottati senza tenere conto del reale volume del traffico passeggeri sullo Stretto, composto da tutte quelle persone che ogni giorno viaggiano per prendere servizio nei propri posti di lavoro e garantire che i servizi essenziali vadano avanti".

De Luca, poi, snocciola i dati del traffico giornaliero tra le due sponde, di fronte al quale, afferma, il provvedimento del governo va modificato. I dati sono stati diffusi dalle Autorità marittime dello Stretto: Tratta Messina-Reggio Calabria con Blujet 600 passeggeri; tratta Reggio Calabria-Messina con Blujet 600 passeggeri; tratta Messina-Villa San Giovanni con Caronte 800 passeggeri; tratta Messina-Villa Sa Giovanni con Blujet 400 passeggeri; tratta Villa San Giovanni-Messina con Caronte 500 passeggeri; tratta Villa Sa Giovanni-Messina con Blujet 400 passeggeri. A questi dati vanno aggiunti i passeggeri che, a bordo di auto, usufruiscono dei mezzi Caronte sulla tratta Messina- Villa San Giovanni. Si tratta di circa 600 auto al giorno (dato complessivo di andata più ritorno).

Intanto proseguono i controlli proprio allo Stretto dopo che anche lo stesso Musumeci aveva chiesto di aumentarli. Stamattina alla rada San Francesco, i passeggeri giunti da Villa San Giovanni con le navi traghetto sono stati controllati dal personale medico, protezione civile e da personale della polizia e della guardia di finanza che presidiavano la banchina. Presidi della polizia anche al porto di Tremestieri ed al terminal dei bus alla stazione. Ancora non è arrivato l'esercito. Regolare la partenza del traghetto in direzione Calabria alle 8,20. I passeggeri si sono attenuti alle disposizioni e non si sono creati assembramenti.

Anche la corsa di Bluejet delle 12,25 per villa San Giovanni e Reggio Calabria è partita con 45 viaggiatori.

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