Cronaca locale

Non mandavano i figli a scuola: denunciati 50 genitori

I carabinieri hanno denunciato 50 genitori a Scicli in provincia di Ragusa perché non mandavano i propri figli a scuola. La segnalazione dai presidi

Non mandavano i figli a scuola: denunciati 50 genitori

Non mandavano i propri figli a scuola. Per questo motivo sono stati denunciati dai carabinieri di Scicli, in provincia di Ragusa, cinquanta genitori per inosservanza dell'obbligo di istruzione dei minori. I dirigenti scolastici di alcuni istituti cittadini si sono rivolti ai militari dopo le ripetute assenze ingiustificate degli alunni delle lezioni. A quel punto i militari hanno avviato le indagini, andate avanti per settimane, che hanno consentito di scoprire come 25 nuclei familiari sia italiani che stranieri non avessero ottemperato all'obbligo di istruzione dei giovanissimi. Per i genitori è scattata così la denuncia.

"Le storie che sottendono ognuna di queste situazioni sono diverse - spiegano i carabinieri - , ma il comune denominatore è la scarsa percezione dell'utilità della frequenza della scuola dell'obbligo, che si percepisce spesso in famiglie di bassa estrazione sociale". Qualche giorno fa una donna di 44 anni era stata denunciata, per sfruttamento del lavoro minorile, interruzione della scuola dell'obbligo e truffa aggravata ai danni dello Stato. La donna, infatti, piuttosto che mandare il figlio a scuola, lo mandava a vendere frutta e verdura. La donna era già stata indagata lo scorso anno per lo stesso motivo. Ora nuovamente è stata sorpresa a mandare il figlio a lavorare alle dipendenze di due venditori ambulanti abusivi per circa 2 euro l’ora. Lo faceva per "arrotondare" il reddito di cittadinanza. Sono stati indagati anche i 2 "datori di lavoro in nero" e contestualmente, il ragazzino è stato affidato alla madre che, davanti agli operatori di polizia, si è fatta consegnare la paga che aveva ricevuto: 50 euro per qualche giorno di lavoro.

E sempre a Catania, due ragazzini di 9 e 10 anni, anziché andare a scuola gestivano un bar abusivo. Mentre due ragazzini di 11 e 17 anni sono stati sorpresi a lavorare in una officina meccanica abusiva gestita nel quartiere Zia Lisa e due fratellini minori di 10 anni che insieme con due persone vendevano abusivamente agrumi su un marciapiede di via della Concordia. I controlli della polizia cominciano sempre con le verifiche presso le scuole catanesi. In una scuola media, gli agenti hanno accertato che altri tre bambini iscritti in prima media avevano interrotto gli studi.

Il 17enne trovato a lavorare nell’officina non ha completato l'istruzione obbligatoria. L’11enne frequenta la prima media e durante l’anno scolastico in corso ha fatto oltre 20 giorni di assenza. Secondo quanto accertato, inoltre, uno dei due minorenni per riparare un camion si era recato da solo in viale Grimaldi alla guida di un ciclomotore, senza assicurazione nè revisione e senza essere in possesso della patente. L’officina era in pessime condizioni sotto il profilo della sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro.

I proprietari inoltre gestivano illegalmente i rifiuti speciali pericolosi ed erano privi dei formulari di carico e scarico rifiuti.

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