Recuperato cadavere di un uomo al largo di Cefalù

A recuperare il corpo sono stati gli uomini della Capitaneria di porto. Secondo una prima ispezione, il cadavere era in mare da una decina di giorni

Recuperato cadavere di un uomo al largo di Cefalù

Il cadavere di un uomo in stato di decomposizione è stato ritrovato ieri mattina in località Mazzaforno a Cefalù. La vittima di età compresa tra i 40 e i 50 anni indossava una muta da sub. Il corpo senza vita, è stato recuperato dagli uomini della Capitaneria di porto in una caletta, ed è stato condotto all’ospedale Policlinico di Palermo. La Procura di Termini Imerese ha disposto l’autopsia per risalire alle cause e alla data del decesso. Secondo la prima ispezione del cadavere da parte del medico legale, il corpo era in acqua da una decina di giorni. Indagini in corso per risalire all'identità dell'uomo, ad aiutare gli investigatori potrebbero essere i tatuaggi presenti sul corpo.

Non è la prima volta che il mare di Cefalù restituisce il corpo senza vita di un sub. É ancora avvolta dal mister l’identità dell’uomo recuperato in mare lo scorso ottobre, a 15 miglia da Cefalù, dopo che un peschereccio della locale marineria ha segnalato la presenza di un cadavere che galleggiava. L’uomo indossava una maglietta bianca e un costume azzurro. Gli investigatori hanno passato al setaccio tutte le denunce presentate delle persone scomparse. Dopo il recupero il corpo è stato portato al Policlinico di Palermo, dove il dipartimento di medicina legale ha eseguito l’autopsia. In base ad una prima ispezione il corpo era in mare da una decina di giorni. L’identificazione è complicata ulteriormente dalla circostanza che l’uomo ha il volto sfigurato. Gli inquirenti escludono l’ipotesi che si possa trattare di un migrante considerata la carnagione chiara dell’uomo.

Lo scorso settembre invece una donna di 65 anni è stata trovata senza vita sempre a Cefalù, quella volta il corpo però si trovava sulla spiaggia. Si tratta di una turista tedesca il cui corpo senza vita è stato recuperato dal personale della Capitaneria di porto nello specchio d’acqua antistante la spiaggia di una struttura alberghiera in contrada Mazzaforno, proprio dopo la segnalazione dei dipendenti della struttura. Secondo le prime informazioni, pare che la donna prima di entrare in acqua abbia assunto dei farmaci. Potrebbe quindi aver accusato un malore che si è rivelato fatale. Sulla vicenda indagano gli uomini della Capitaneria di porto.

Solo poche ore prima il ritrovamento di un altro cadavere a Taormina. Una donna serba di 54 anni, Sijan Mitrovic, sarebbe deceduta a causa di un malore.

La donna aveva deciso di trascorrere una giornata al mare insieme ad un'amica, quando, per cause ancora da accertare, avrebbe perso conoscenza, annegando poco dopo. Inutili i tentativi di rianimarla da parte dei sanitari del 118 giunti sul posto in pochi minuti. Sul posto è intervenuta la guardia costiera di Giardini Naxos e la polizia.

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