Palmisano: «Le legislazioni incoraggino l’innovazione»

Ad aprile, durante il discorso per gli Atlantic Council Awards, Sam Palmisano, ceo di Ibm (nella foto), ha parlato delle Smart Town e del concetto di Smart Planet. L’Atlantic Council è un’organizzazione paragovernativa che promuove iniziative, dibattiti e confronti sui grandi temi di politica internazionale e sul ruolo degli Usa e dei suoi partner atlantici. Un discorso imperniato sull’alto livello tecnologico raggiunto oggi dalla società e sul fatto che oggi una mole smisurata di informazioni e dati (sensibili e non) viaggia nella rete, a disposizione di tutti.
Dice Palmisano: «Abbiamo i mezzi per far diventare i nostri sistemi più intelligenti. Molto di quello che sta accadendo avviene grazie ai progressi della tecnologia. Un’enorme potenza di calcolo può essere messa a disposizione in forma illimitata e a costi così bassi e in spazi così ridotti che può, in pratica, entrare in cose che nessuno riconoscerebbe come dei computer: telefoni, automobili, macchinari, autostrade, reti elettriche, vestiario e addirittura in sistemi naturali, come il bestiame, i fiumi e persino le persone. Oggi, nel mondo, vediamo l’intelligenza che entra nelle aziende e in interi settori dell’industria: ed è per questo che si parla di “reti energetiche intelligenti”, “sanità intelligente”, “supply chain intelligenti” e così via. E presto potremo sentire parlare di città intelligenti».
Palmisano ha sottolineato l’importanza delle città come punto nevralgico di incontro e smistamento di dati e informazioni trasversali a tutta la vita delle nazioni. Entro il 2050, vivrà in città il 70% della popolazione mondiale. Una città è un complesso sistema di sistemi.
«Tutti i meccanismi con cui il mondo funziona - dai trasporti, all’energia, alla sanità, al commercio, all’istruzione, alla sicurezza, al cibo e alle risorse idriche e non solo - si incontrano dentro le nostre città - aggiunge Palmisano - e questo le fa diventare un crocevia senza uguali attraverso cui passa la strada verso un pianeta intelligente.

Abbiamo il potenziale, sia tecnologico sia politico, per far diventare le nostre città più produttive, più efficienti, più sicure, più attive e ospitali. Ma dobbiamo anche garantire che leggi, regolamenti e istituzioni incoraggino l’apertura e l’innovazione, anziché ostacolarle».

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