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Dalla Palombelli a Giorgino: il domino della nuova tv

In Rai non è il solito "turn over" ma una rivoluzione. A Mediaset ipotesi Gentili alle "Iene". E Myrta Merlino?

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No, non è il solito valzer dei volti tv a cui assistiamo ogni anno. Spostamenti di star e starlette che non incidono molto sul mondo televisivo. Stavolta il telemercato è molto più ghiotto. Colpa - o merito - della rivoluzione in Rai, voluta dal neo governo, che ha portato alla dipartita dalla televisione pubblica di pezzi di novanta come Fazio, Annunziata e Gramellini. Scelte che, a cascata, hanno movimentato tutte le reti. Dunque, da settembre, facce note di alcuni canali le vedremo su altri: per esempio, e come ormai noto, Fazio sul Nove, Littizzetto pure sul Nove ma anche su Canale 5 e Giletti, boh, ancora non è dato sapere.

Certo, non saranno in molti gli spettatori che si stracceranno le vesti per questi passaggi, comunque ecco qui un panorama di quel che accadrà, tenendo presente che siamo ancora in fase di indiscrezioni, perché i palinsesti autunnali-invernali verranno presentati dai rispettivi broadcaster a inizio luglio: il 4 Sky e Mediaset, il 7 la Rai.

Cominciamo dalla tv pubblica. L'importante è che lì resti Fiorello: si vedrà se vorrà riprovare ad andare in onda sul primo o decidere di restare sul due. In ogni caso garantirà gli ascolti dell'alba Rai. Sempre che i condomini di via Asiago non facciano le barricate per non essere svegliati di prima mattina dai fan di Fiore.

Per il resto, l'obiettivo, con il tempo, è rendere omogenei i tre canali: Raiuno generalista, Raidue di intrattenimento e Raitre di approfondimento e cultura, non solo di sinistra, ma aperta anche alle istanze sovraniste e leghiste. Il primo canale, dunque, continuerà nella tradizione degli show di prima serata con i soliti Tale e quale, Ballando e le fiction. Novità il ritorno nel primo pomeriggio di Caterina Balivo al posto di Serena Bortone che viene rispedita sul terzo e Francesco Giorgino che viene recuperato in video al lunedì in seconda serata. Su Raitre si concentrano le maggiori attenzioni. Come abbiamo già avuto modo di raccontare, si è pensato di spostare Report alla domenica. Al suo posto al lunedì a settembre-ottobre andrà in onda come consueto Presa diretta per lasciare spazio a novembre a un nuovo talk in cui si sperimenterà Nunzia De Girolamo, l'ex deputata del centrodestra da lunedì alla guida di Estate in diretta. Salvo Sottile darà il cambio a Ranucci alla domenica all'inizio del prossimo anno. La Bortone rientrante sul terzo prenderà la guida de Le parole abbandonate da Gramellini che si sdoppieranno al sabato e alla domenica in access, dalle 20,30 alle 21,30. A seguire, il sabato sera sarà appaltato a Camila Raznovich. Al posto dell'Annunziata alla domenica pomeriggio ci sarà la Maggioni e a condurre Agorà arriverà Roberto Inciocchi da Sky Tg24.

Sul fronte Mediaset, per ora, si è assistito a un addio eccellente: Barbara Palombelli che ha chiuso la sua stagione a Stasera Italia di Rete4. E aveva proprio ragione e essere stanca, detenendo il record di presenze in video: resterà a Forum e, forse, si dedicherà a un programma sulla salute. Al suo posto, nella fascia dell'access (dopo i tg serali) entrerà Nicola Porro (che manterrà anche la conduzione di Quarta Repubblica al lunedì in prime time) e darà filo da torcere alla Gruber, diretta concorrente. Pare, pure, che Veronica Gentili diventi la frontwoman delle Iene. Ma l'arrivo che farà scalpore è quello di Luciana Littizzetto che, oltre a continuare a leggere le sue missive sulla scrivania di Fazio che sarà traslocata sul Nove, entrerà nella giuria di Tu si que vales, lo show di Canale 5 di Maria De Filippi. Momenti di leggerezza, e magari di libertà - proprio nella Mediaset di Berlusconi - che - scriveva nella lettera di addio - di non intravedere più in Rai.

Infine La7. Anche sulla rete di Cairo si registra un saluto importante, quello di Myrta Merlino che ha lasciato L'aria che tira. Non si sa ancora verso quale direzione. Al suo posto pare destinato David Parenzo. Ma il destino più sospeso tra tutti è quello di Massimo Giletti: la Rai non sembra volergli aprire le porte dopo il polverone suscitato dalla chiusura della sua Arena da parte di Cairo.

Si vedrà.

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