da Roma
«Certo che mi infastidisce, era la mia vita privata e poi io non ci ho guadagnato niente». Parola di Pamela Anderson a proposito del video hard amatoriale più visto e scaricato in internet negli ultimi dieci anni in cui la famosa bagnina di Baywatch dà il meglio di sé «rianimando» su uno yacht (tanto per restare in tema nautico) il marito e batterista Tommy Lee che impugna la videocamera (e non solo quella...) dello scandalo. Immagini didillio familiare che finirono a insaputa dei due nella Rete. Come lha presa la biondissima e democraticissima (nel senso di sostenitrice di Obama) Pam? «Io cammino a testa alta, la pubblica umiliazione ti rende più forte. Comunque mi sono messa tutto alle spalle». Qualcosa che gli riesce molto bene, soprattutto con gli uomini: da record (per i suoi standard) il matrimonio con Tommy Lee durato addirittura tre anni e due figli, sei mesi quello con il cantante Kid Rock nel 2006, cinque mesi con Rick Salomon nel 2007, un «artista» noto per aver messo, anche lui, su internet le immagini hard che lo ritraggono con lereditiera Paris Hilton in una torrida stanza d'hotel (e dove altrimenti?).
Bene, vi abbiamo raccontato tutto questo perché è tutto ciò che non vedrete in Pam: spirito libero che licona sexy degli anni Novanta è venuta personalmente a presentare in Italia in vista della programmazione su E! Entertainment Television (canale 114 di Sky) da sabato prossimo alle 22. Si tratta di otto puntate di docu-fiction (guai a chiamarlo «reality») in cui Pamela stessa (è coregista, coproduttrice ecc.) offrirà ai telespettatori un suo ritratto inedito mostrandosi nella vita di tutti i giorni e nei suoi molteplici ruoli di madre, attivista ambientale e imprenditrice di successo. «Per due mesi sono stata seguita dalle telecamere ma il risultato è molto diverso da un reality. Qui non cè niente di artificioso come spesso invece lì capita. Qui appaio come sono io veramente», dice convinta Pam che sarà ospite stasera del nuovo show di Antonella Clerici su Raiuno Tutti pazzi per la tele, voce da teenager strizzata in un corpetto che tiene vistosamente su il segreto del suo successo: un plastico e straboccante seno.
Con un avvertimento: «Non ho realizzato questo spettacolo per cambiare la mia immagine ma per mostrare tutta la mia persona anche come attivista per gli animali oltre che, naturalmente, al mio essere una ragazza libera che fa ciò che le passa per la testa». Sarà, ma chi si aspetta torbidi dietro le quinte rimarrà deluso, quasi vittima di un dantesco contrappasso. Solo allinizio, forse per attirare gli spettatori, Pamela si abbassa i pantaloni e si alza la maglietta («Mi piace far vedere le tette», dice), in seguito è tutto un susseguirsi di dichiarazioni del fratello surfista, di torte di mele della mamma, di serate di beneficenza, di ricordi del Canada natio. E poi la costruzione di abitazioni di sua proprietà in giro per il mondo, lonnipresente associazione Peta per la difesa degli animali, lo sviluppo di una sua linea di cosmetici.
Quarantuno anni e decine di copertine di Playboy alle spalle, la Anderson si rivela per quello che è ed è sempre stata: una geniale e abilissima macchina di successo, virtuale.
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