Un decreto, quello del governo che liberalizza le professioni, che non sarà indolore. E cè chi, come i panificatori, minaccia si non effettuare il pagamento della seconda rata dellIrap, in scadenza a ottobre. Ad annunciare il possibile sciopero è il presidente dellassociazione Giovanni Marinoni.
«Abbiamo pagato la prima rata a giugno - dice -, ma sulla seconda, a ottobre, non è sicuro che adempiremo all'obbligo fiscale».
La protesta di Marinoni è forte e decisa. Ed è la protesta di tutti i panificatori cittadini per gli effetti del decreto Bersani sulla loro categoria. «Se si vogliono liberalizzare le licenze - prosegue Marinoni - vuol dire che ne andrà a discapito la qualità del servizio e si avvantaggerà la grande distribuzione».
Rivendicazione e orgoglio della categoria. «Noi - insiste - non abbiamo mai fatto uno sciopero per responsabilità civile nei confronti del consumatore, ma uno sciopero fiscale ci sembra oggi lunico strumento di protesta che ci resta».
Si cadrebbe - secondo il presidente dei panificatori - nel rischio di una concorrenza selvaggia, a scapito della qualità dei prodotti e quindi dei consumatori.
«Panificatori pronti a non pagare le tasse»
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