Paolo Mieli al telefono per Avallone e la profezia di Avanzini (Newton Compton)

Fatta la cinquina, scatta il pronostico per la vittoria. Raffaello Avanzini, ad di Newton Compton, era stato profetico nell’indovinare la cinquina dei finalisti quando in aprile fu escluso dalla rosa dei candidati The Father. Il padrino dei padrini di Vito Bruschini («La Fondazione Bellonci ha un pacchetto di 30 voti che muove a piacimento, si sono fatti la cinquina che volevano loro»). Secondo Avanzini non c’è gara: o Antonio Pennacchi (Canale Mussolini, Mondadori) o Silvia Avallone (Acciaio, Rizzoli). Paolo Sorrentino (Hanno tutti ragione, Feltrinelli) invece «non piace alla Fondazione». Tuttavia l’ultimissimo verdetto è ancora da scrivere: Pennacchi e Avallone, secondo Avanzini, se la giocano «sul filo del rasoio» come accadde l’anno scorso a Tiziano Scarpa e Antonio Scurati, sconfitto per un voto. Altre fonti riferiscono una situazione di impasse: tutti sono in attesa di capire come si muoveranno gli altri. E c’è chi vede vincitore proprio Paolo Sorrentino, soprattutto se regnerà l’attuale incertezza. Il fatto di essere un candidato per così dire «esterno» (Sorrentino è più noto come regista) potrebbe attirare consensi.

Rizzoli a bocca asciutta? Per evitare la cosa Paolo Mieli (nella foto), a capo di Rcs libri, nelle settimane passate avrebbe telefonato, al fine di sostenere la sua candidata Silvia Avallone, a molti giurati. Alcuni dei quali si sarebbero lamentati per l’insistenza.

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