Paolo Nutini, basta la voce Il film gli scorre alle spalle

Intanto quello sbatte i pugni. S’azzuffa, litiga, perde. Picchia forte i pugni contro la porta dell’infame motel, gratta le unghie sul legno, urla. Là dietro, c’è il suo amore. C’è il suo amore con un altro. Dolore ferito. Rissa con i passanti. Che tristezza. Poco più avanti, Paolo Nutini, che è un tipo da tenere d’occhio perché è l’enfant prodige del rock inglese, canta la sua ballata Rewind con una bella voce da protagonista e dire che non ha neppure vent’anni. Sono le dissolvenze, e il ritmo abile delle prospettive imposte dal regista Jeff Thomas, a dare il senso di questo video, che è semplice se paragonato alle produzioni palestrate che vanno così di moda, eppure risulta riuscito come purtroppo ce ne sono pochi altri. Nutini racconta la solita storia, il tradimento, e la speranza di non vivere più quella sensazione schifosa comunque, sia per i traditi che per i traditori. Melodia. Poi finalmente si allarga l’inquadratura e la donna dello scandalo, quella che prima era là dentro al motel, adesso è di fianco a lui.

Allora si capisce che Nutini ha cantato una storia vissuta sulla propria pelle come fanno gli chansonnier, senza far capire se sono dalla parte dei vincitori o dei perdenti perché loro, quelli bravi, stanno sempre da tutt’e due.

PAOLO NUTINI - Rewind (Wea)

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