Il Papa dà lezioni su Facebook, ma non naviga

Benedetto XVI è interessato e a volte «stupito» dalle nuove tecnologie, ma per quanto lo riguarda non va su internet e i suoi messaggi li scrive addirittura a matita

Il Papa che dà consigli su Facebook? Non naviga in rete, non usa il computer, e i suoi discorsi li scrive a penna, anzi preferisce la matita. Se la Chiesa, nella sua totalità, è da anni attenta alle potenzialità della Rete e le sfrutta nei modi più fantasiosi (vedi il sito che raccoglie le preghiere per Sant'Antonio via mail da tutto il mondo), il Pontefice che la guida è come molti uomini della sua generazione: ha una bassa alfabetizzazione digitale.
Di certo va a suo merito la curiosità per l'argomento: pare che il Papa sia affascinato dalle potenzialità delle tecnologie digitali. Ma dall'alto dei suoi quasi 84 anni di età (li compirà il 16 aprile), Benedetto XVI non mostra certo le attitudini «internettiane» delle giovani generazioni.
La sua attitudine verso il web sarebbe di «stupore», come ha scritto lui stesso nel messaggio per la 45/a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.
«Con tutta onestà devo dire di no», ha risposto oggi il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ai giornalisti che gli chiedevano se Ratzinger naviga in Internet o va su Facebook. «Delega piuttosto i suoi collaboratori a fare delle ricerche nel caso abbia bisogno di dati e informazioni», ha aggiunto il portavoce vaticano.
Ma anche se non vi accede personalmente, Benedetto XVI è ben consapevole dell'importanza di strumenti come ad esempio YouTube. «Quando abbiamo proposto il canale su YouTube, per cui sarebbe venuta fuori la notizia «Il Papa su YouTube», abbiamo dato una bella scheda che spiegava molto bene di che cosa si trattava e lui ha messo il suo "BXVÌ" - il suo visto che indica via libera», ha spiegato ancora Lombardi.
L'attenzione del Vaticano per i media digitali, peraltro, non è una novità. Tra Santa Sede e web c'è stato subito feeling, senza incertezze, cavalcando le possibilità che la rete offriva per trasmettere la voce del Papa nel mondo. Il sito ufficiale del Vaticano è nato fin dal 1996, sotto la regia dell'allora portavoce Joaquin Navarro-Valls. Ma anche in tempi di Web 2.0, tutte le opportunità vengono sfruttate. Nel maggio 2009 la Santa Sede è approdata su Facebook, con una pagina di Benedetto XVI a cui mandare messaggi ricevendo discorsi e fotografie, mentre il link dedicato soprattutto ai giovani, cui ci si collega anche con l'i.Phone, è all'indirizzo www.pope2you.net.
Altri servizi vaticani di comunicazione via Internet sono all'indirizzo www.resources.va, mentre sono attivi sei canali Twitter multilingue, di cui quello italiano è news_va_it.
L'ultima novità, grazie a un accordo con Telecom Italia, è stata la possibilità di vedere le celebrazioni di Natale in diretta audio-video sia sul computer che sugli i.Phone, attraverso i siti della Radio Vaticana, del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali (www.pccs.va) e del collaudato Pope2you.net.

Per la prossima Pasqua, infine, ha annunciato oggi il presidente del Pontificio Consiglio, mons. Claudio Maria Celli, dovrebbe essere inaugurato il nuovo portale multimediale di notizie vaticane. Inizialmente sarà in italiano e in inglese, poi in tutte le altre lingue più diffuse.

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