Bruno Ferrante promuove i parcheggi «come quello di via Benedetto Marcello». Anzi, garantisce che da sindaco «la mia amministrazione ne costruirà anche in periferia, perché Milano ha bisogno di parcheggi-interscambio». E via web cè chi già accusa il candidato sindaco del centrosinistra di essere «sostenuto da una rete politico-affaristica».
Sospetto dei compagni su Ferrante che merita di essere approfondito e proprio da quel parcheggio «modello» di via Benedetto Marcello, voluto e sostenuto da uno dei supporter dellex prefetto: Carlo Montalbetti ovvero il padre-padrone del coordinamento comitati di quartiere. È lui il responsabile del primo appello, quello del 3 novembre, per «Ferrante candidato sindaco». Ma Montalbetti è pure il presidente del consiglio damministrazione (in carica fino al 31 dicembre 2007) della «Silos Buenos Aires» con sede al civico 38 di via Turati che ha costruito sia il parking sotterraneo di via Benedetto Marcello (364 posti auto) sia quello di via Ozanam (380 box). Società che ha per oggetto sociale «la costruzione di autosilos, di strutture similari a parcheggio, di box per auto, di posti macchina e di ogni opera a dette realizzazioni accessorie».
Maxiparcheggi duramente contestati dai residenti e dai Verdi ma pure al centro di contestazioni dellamministrazione comunale. Opere che, naturalmente, sono state «promosse» dai comitati di quartiere e ora pure dal candidato sindaco Ferrante. Che punta molto su Montalbetti e lo vorrebbe persino nella sua giunta, magari allUrbanistica.
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