È un esercito dellillegalità quello che regna sul litorale romano. La sequenza di angherie subite dai villeggianti in cerca di un parcheggio si arricchisce giorno dopo giorno di nuovi episodi. Lultimo è avvenuto ieri quando attorno alle 14,30 un medico romano, M.H., cittadina italiana di padre egiziano e madre italiana, ha subito unaggressione sul litorale di Capocotta, allaltezza degli stabilimenti «Il Settimo Cielo» e «Mediterraneo». Il motivo? Aver tentato di lasciare lauto in un posto «regolare» e non in seconda fila come preteso dal parcheggiatore. Una richiesta che le è subito valsa una buona dose di insulti. Il medico, a quel punto, senza perdere la calma, ha fermato lauto ed è scesa per contrattare, promettendo comunque il pagamento. La risposta? Sempre la stessa: minacce e parole grosse. E quando laspirante bagnante della domenica si è avvicinata al posto libero a piedi, il parcheggiatore è salito su unauto e ha fatto retromarcia bloccandole il passo. Questo ennesimo episodio di ordinaria intimidazione si è concluso con una denuncia presentata al commissariato di Ostia.
Una scelta coraggiosa compiuta non senza difficoltà visto che il medico si è chiusa dentro lauto e ha iniziato a chiamare prima il 112 dei carabinieri senza ottenere risposta. Poi il 113, raggiunto soltanto dopo 5 minuti di attesa telefonica. A quel punto la protagonista di questa storia di «ribellione» ha dovuto pregare la volante di scortarla in commissariato per la denuncia.Parcheggiatore la minaccia: si barrica in auto
Chiama i poliziotti per farsi «scortare» a fare la denuncia
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