«Il parcheggio sotto il Pincio? Andrà rivisto»

Secondo l’associazione sarebbe stato violato il codice urbano sui beni culturali e sul paesaggio

Il progetto del nuovo Parcheggio sotto il Pincio non è il massimo in quanto a rispetto della legge. Lo denuncia l’associazione ambientalista «Italia Nostra» che sta studiando, nell’eventualità che il piano non sia rivisto al più presto da Veltroni, la possibilità di un’azione penale. Lo hanno annunciato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, Oreste Rutigliano e Antonio Tamburrino del consiglio direttivo dell’associazione, la presidentessa della sezione romana Maria Antonelli, Pier Franco Treglia dell’Associazione italiana ingegneri del traffico e l’ex assessore al centro storico di Roma, Vittoria Calzolari.
«In particolare - sostiene l’associazione - sarebbero stati violati il codice urbano sui beni culturali e sul paesaggio, che sanziona penalmente, a proposito di piazze e altri spazi inedificati all’interno dei centri storici, usi incompatibili con i loro caratteri storico-artistici, e la direttiva europea del 1985 sulla valutazione di impatto ambientale che prescrive il massimo coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni nella valutazione delle alternative alle opere che le amministrazioni intendono costruire».
«La macchina di ferro e cemento che si vuole costruire al Pincio - ha spiegato Rutigliano - è illegittima nel metodo, dato che non sono stati tenuti in considerazione, come prescrive la normativa europea, i pareri dei cittadini, dei comitati e delle associazioni e non sono state esaminate le possibili alternative; è sbagliata dal punto di vista dell’efficacia, perché trasformerà piazza del Popolo in un’enorme rotatoria. Per garantire il sacrosanto diritto dei residenti a poter usare l’auto - ha concluso - andrebbero valutate altre alternative».
Alternative che, secondo Italia Nostra, sarebbero tante e molto più efficaci: da quelle più semplici, come l’ampliamento del parcheggio del galoppatoio di Villa Borghese, a quelle più sofisticate, come un nuovo parcheggio a Valle Giulia, collegabile al Tridente con una minimetropolitana.
Secondo Treglia, tali soluzioni garantirebbero «migliore mobilità per i cittadini e sicuramente minore impatto sui siti monumentali, oltre a tenere fuori le automobili dal centro storico, che dovrebbe essere l’obiettivo primario dell’amministrazione comunale».
Italia Nostra ha espresso preoccupazione anche per i poteri speciali concessi al sindaco.

«Le cose si stanno facendo in fretta e furia - ha detto Antonelli - con un’involuzione rispetto al grado di democrazia partecipata che si afferma in Europa, dove le associazioni sono centrali nelle grandi decisioni che interessano tutta la cittadinanza. Chiediamo alla Giunta - ha concluso - di ripensare il progetto, valutare le alternative e riprendere la strada di una partecipazione democratica reale».

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