Parco Sud, sì alle case senza toccare il verde

Parco Sud, sì alle case senza toccare il verde

Un centinaio di borghi e di centri rurali spalmati nel Parco Sud che oggi abbandonati potrebbero domani rinascere a nuova vita. Sì, potrebbero essere una risposta «alla domanda di case a Milano» osserva l’assessore provinciale all’Ambiente Bruna Brembilla.
Ma, attenzione, «senza togliere territorio al Parco, anzi valorizzando ulteriormente quell’area di verde secondo una logica di compatibilità». Risposta dell’assessore che non mancherà di essere nuovo terreno di confronto e scontro sul Parco Sud, «sapendo però che alla fame di case non c’è solo una risposta nelle aree agricole del Parco» e che «ogni area verde che viene sottratta al Parco, al Parco dev’essere restituita in altra forma». Sfida che impegnerà l’amministrazione di via Vivaio nei prossimi anni, dopo aver già messo a bilancio per il 2006 qualcosa come nove milioni di euro, di cui 6 destinati «a progetti strategici sul territorio» per realizzare gli obiettivi del piano strategico di mandato dell’assessorato all’Ambiente.
Numeri di un impegno che Bruno Dapei, capogruppo provinciale di Forza Italia, contesta: «Questa garanzia di un impegno crescente e di risorse nuove non è solo appannaggio dell’assessore Brembilla ma di tutti i suoi colleghi di giunta. Cosa che non ci sorprende più di tanto perché la macchina da guerra di Filippo Penati è in campagna elettorale. Peccato però che il consiglio provinciale non abbia ancora approvato il bilancio preventivo 2006». Approvazione, aggiunge Forza Italia, mancata non «per l’ostruzionismo della minoranza» ma per scelta della maggioranza che «per tutto dicembre si è lamentata dei tagli operati dalla Finanziaria per gli enti locali».


Lamentele che, evidentemente, continua Dapei «non avevano ragion d’essere visto che, ogni giorno, Penati e i suoi boys annuncia nuovi e maggiori investimenti per la Provincia». Peccato però che i numeri non bisogna solo darli «ma anche farli quadrare».

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