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Figlio della Repubblica”. Michaela Biancofiore ricorda Franco Frattini

Con un intervento commosso in Senato, Michaela Biancofiore ha voluto fare il suo omaggio a Franco Frattini: i due hanno collaborato a lungo

“Figlio della Repubblica”. Michaela Biancofiore ricorda Franco Frattini

Ricordo commosso di Franco Frattini quest'oggi in Aula da parte di Michaela Biancofiore, che ha voluto omaggiare il presidente del Consiglio di Stato scomparso alla vigilia di Natale. Dopo il ricordo di ieri alla Camera, oggi è stato il turno del Senato, con gli interventi dei vari esponenti che hanno fornito il loro personale ritratto di Franco Frattini, da tutti riconosciuto come un fedele uomo dello Stato. E tra i ricordi più commossi c'è proprio quello della senatrice di Noi Moderati che, dopo aver citato Saint-Exupéry, papà letterario del Piccolo principe, ha sottolineato come Franco Frattini fu il più giovane ministro del governo Dini.

"Arrivò nella mia Bolzano scegliendo di candidarsi in quota Forza Italia per il Polo delle Libertà, unica tessera di partito che abbia mai avuto. In quella scelta c'era già tutta la peculiarità umana, il coraggio mai declamato, l'onestà intellettuale che caratterizzavano Franco", ha detto Michaela Biancofiore, evidentemente emozionata. La scelta di Franco Frattini andò controcorrente, perché la maggior parte degli esponenti di quel governo decisero di candidarsi con l'Ulivo di Prodi, che si presumeva potesse vincere.

"Ma lui era fatto così, quando sposava una causa, quando credeva in qualcosa, quando gli veniva affidato un incarico, lo portava a compimento con una abnegazione sovraumana, bruciando ogni tappa, forse perché sapeva che il destino non gli aveva riservato il tempo naturale della vita", ha continuato ancora Michaela Biancofiore, evidenziando "la sua cifra umana, l'educazione, l'umiltà, la gentilezza, la signorilità". Tra i principi che da sempre hanno mosso le azioni di Franco Frattini, come ha sottolineato anche la senatrice, c'era il senso dello Stato, da lui considerato "patrimonio comune dei cittadini". Un principio al quale ha sempre tenuto fede nella sua opera politica, anche quando ha smesso i panni del politico per tornare alla sua vecchia strada.

È diventato presidente del Consiglio di Stato, un traguardo agognato dallo studente di giurisprudenza e raggiunto con abnegazione e fatica. L'ultimo traguardo da raggiungere era forse il Colle, a coronamento di una carriera straordinaria. Era stato proposto dal centrodestra ma anche dal Movimento 5 stelle. "Forse sarebbe durata poco la sua presidenza, forse avrebbe avuto su di lui l'effetto della "piscina di Cocoon", questo solo Dio può saperlo. Quel che è certo è che, seppur breve, avrebbe lasciato il segno come le impronte sulla neve fresca", ha detto Michaela Biancofiore.

La senatrice ha condiviso molti anni della sua prima esperienza politica con Franco Frattini e anche quando è giunta la sua emancipazione politica, la senatrice non ha mai interrotto il rapporto con lui. "Mi ha insegnato tutto in 30 anni di vita insieme, in particolare ad amare la res pubblica. Era un leader naturale, anche se non se ne rendeva conto", ha detto ancora la senatrice. Quindi, ha dichiarato: "Dio ha orchestrato un gran bel Consiglio dei ministro ombra lassù, con Franco, Antonio Martino, Bobo Maroni, Altero Mattioli, Jole Santelli... Che mi auguro vegli sul nostro governo, che come insegnava Franco, al di là delle appartenenze, è il governo dell'Italia e tutti il dovere di rispettarlo".

Michaela Biancofiore ha poi concluso: "Mostro di bravura, uomo di Stato, protagonista di alto profilo, liberale gentile, servitore dello Stato, sublime giurista di inarrivabile competenza, l'uomo giusto al posto giusto, autentico figlio della Repubblica: Franco era tutto questo e, credetemi, molto di più".

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