Parlamento

Colosimo eletta presidente della commissione Antimafia. Scontro con le opposizioni

Chiara Colosimo è stata eletta presidente della Commissione Antimafia, tra le polemiche delle opposizioni che non hanno partecipato al voto

Colosimo eletta presidente della commissione Antimafia. Scontro con le opposizioni

Ascolta ora: "Colosimo eletta presidente della commissione Antimafia. Scontro con le opposizioni"

Colosimo eletta presidente della commissione Antimafia. Scontro con le opposizioni

00:00 / 00:00
100 %

Chiara Colosimo è stata eletta presidente della Commissione bicamerale Antimafia con 29 voti a favore, mentre 4 sono andati a Dafne Musolino del gruppo Autonomie e c'è stato anche un astenuto. La seduta è cominciata tra le polemiche delle opposizioni.

Pd, M5S e Avs hanno abbandonato i lavori dell'Aula. Una mossa che era stata già anticipata nel corso della mattinata se il nome Colosimo, finita nel mirino di Report per aver partecipato alcuni anni fa a un evento organizzato dall'ex Nar Luigi Ciavardino, fosse stato confermato dalla maggioranza. Il senatore dem Walter Verini, entrando a Palazzo San Macuto, ha invitato la maggioranza a cambiare il nome della loro candidata alla presidenza della Commissione antimafia e ha annunciato: ''Se questo appello non sarà accolto, penso che daremo una risposta forte non partecipando alla votazione''. Dello stesso tenore le parole del pentastellato Michele Gubitosa, vice presidente del M5S: "Se la maggioranza andrà avanti sul nome di Colosimo, il M5S uscirà dall'aula e non parteciperà al voto".

Ancora più duro e netto il commento proveniente dagli esponenti di Alleanza Verdi-Sinistra secondo cui "la maggioranza avrebbe dovuto farsi carico delle preoccupazioni dei familiari delle vittime delle stragi su Chiara Colosimo alla presidenza della commissione parlamentare Antimafia e avanzare una proposta diversa". Il Terzo Polo, invece, per bocca del capogruppo in Senato Raffaella Paita, aveva annunciato che avrebbe partecipato "perchè istituzionalmente è sempre bene partecipare ma non voteremo Colosimo". Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, ha espresso la sua soddisfazione per l'elezione della collega che è avvenuta​ "nel giorno in cui ricordiamo con dolore la strage di Capaci" e ha rimarcato:"Ancora una volta Fratelli d'Italia indica una donna a ricoprire un incarico non solo prestigioso, ma che richiede grande impegno e responsabilità". Foti si è detto, invece, dispiaciuto che in un momento così importante "ci sia chi si sia voluto distinguere per faziosità, nel segno di una vuota quanto infondata dietrologia".

Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l'Attuazione del programma di governo, si è congratulato con la Colosimo per il "meritato risultato di un percorso che arriva da lontano e che l'ha vista, sin da giovanissima, impegnata in prima linea per la legalità e contro ogni forma di criminalità organizzata". Fazzolari si dice "certo che Colosimo saprà interpretare nel migliore dei modi l'incarico, rendendo ancor più concreta, incisiva e determinata l'attività di contrasto al fenomeno mafioso".

Le opposizioni sono rientrate in Commissione per l'elezione dei vicepresidenti che, come da pronostici, saranno il forzista Mauro D'Attis e l'ex magistrato, oggi senatore Cinquestelle, Federico Cafiero De Raho, mentre per il ruolo di segretario sono stati eletti il meloniano Antonio Iannone e il piddino Anthony Barbagallo. "Questa elezione rappresenta un onore indescrivibile", ha detto la neo-presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo parlando ai parlamentari. E ha aggiunto: "Rivolgo il primo pensiero a Giovanni Falcone nell'anniversario della strage". ​Sui suoi presunti rapporti con l'ex Nar, la Colosimo ha chiarito:"Permettetemi, visto che fino ad ora non ho parlato: io non ho amicizie, io ho espletato nelle mie funzioni di consigliere regionale quello che mi era concesso e che era dovuto, cioè incontrare persone che sono state o sono detenute". La sua conoscenza con Luigi Ciavardini, perciò, è assmiliabile a quello di

608px;">"moltissimi altri eletti di altra appartenenza politica perché lui è in un'associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento dei detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene".

Commenti