Fine vita, ecco la bozza: decide un comitato nazionale tecnico

Pronto il testo che oggi è atteso in commissione. La maggioranza punta sulle cure palliative

Fine vita, ecco la bozza: decide un comitato nazionale tecnico
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Dopo una serie di rinvii e un lungo lavoro da parte della maggioranza, il testo base sul fine vita che approderà oggi in commissione è pronto. «Frutto di una mediazione ma non al ribasso» spiega uno dei due relatori, Pierantonio Zanettin (Fi). Il testo elaborato dal comitato ristretto è composto da quattro articoli e dovrebbe approdare in Senato il 17 luglio. Nel primo articolo si afferma che «il diritto alla vita è diritto fondamentale della persona in quanto presupposto di tutti i diritti riconosciuti dall’ordinamento». La Repubblica, dunque, assicura la tutela della vita di tutte le persone «senza distinzioni in relazione all’età o alle condizioni di salute o ad ogni altra condizione personale e sociale». Nel secondo articolo si predispone la modifica dell’art. 580 del Codice penale prevedendo la non punibilità di chi agevola l’esecuzione del fine vita del malato maggiorenne che, inserito in un percorso di cure palliative e tenuto in vita dai macchinari «ma pienamente capace di intendere e di volere» e «le cui condizioni siano state accertate dal Comitato Nazionale di Valutazione». Il terzo articolo riguarda l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore che vengono implementate per far sì che tutte le Regioni raggiungano gli obiettivi previsti dal piano di potenziamento che dovranno presentare annualmente. Nel caso in cui tali obiettivi non siano stati raggiunti dalle Regioni «il Ministro della Salute assegna un termine non superiore a sei mesi per il raggiungimento degli stessi, procedendo il Governo nel senso del periodo precedente qualora Agenas accerti il perdurante inadempimento». Il quarto articolo prevede l’istituzione di un Comitato Nazionale di Valutazione che deve rilasciare «su richiesta dell’interessato, parere obbligatorio circa la sussistenza o meno dei requisiti per l’esclusione della punibilità di cui all’articolo 580, comma 2-bis del Codice Penale in esecuzione della sentenza della Corte costituzionale del 22 novembre 2019, n. 242». Tale comitato è formato da 7 membri: un giurista, un bioeticista, un medico specialista in anestesia e rianimazione, un medico specialista in medicina palliativa, un medico specialista in psichiatra, uno psicologo e un infermiere. Questi 7 esperti sono nominati con decreto del presidente del Consiglio che ha il diritto di scegliere fra questi il presidente, il vicepresidente e il Segretario.

La durata del loro mandato è di cinque anni rinnovabile per due sole volte e svolgono il proprio operato gratuitamente. L’aspetto più rilevante del provvedimento è che il testo base non prevede che possano essere impiegate strumentazioni, farmaci e medici del Ssn per agevolare il fine vita.

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