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"Si farà". Giurì d'onore per Meloni, Fontana accoglie la richiesta

Il Giurì d'onore avrà tempo fino al prossimo 9 febbraio per redigere un documento conclusivo sulle dichiarazioni di Meloni in merito al Mes

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Il Giurì d'onore richiesto da Giuseppe Conte ci sarà. È stato il presidente Lorenzo Fontana a confermare la composizione dell'assemblea istituita per "accertare le menzogne denigratorie del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni" sul Meccanismo europeo di stabilità. Così ha parlato il presidente del Movimento 5 stelle richiedendone la convocazione. I dettagli sono stati comunicati alla Camera dal presidente di turno, accertando quindi l'accoglimento della richiesta avanzata poter accertare le dichiarazioni fatte da Meloni in Aula in merito al Mes.

"Aspettavo l'ufficialità e ora c'è. La decisione è stato letta in Aula. Il giurì d'onore si farà, presidente Giorgio Mulè", ha dichiarato Fontana all'uscita dalla Camera ai giornalisti che hanno chiesto informazioni in merito. Conte sta tentando questa strada a seguito dell'intervento in Aula del presidente del Consiglio sul Mes prima del viaggio a Bruxelles, intervento durante il quale Meloni ha affermato che a ratificare la riforma del Mes era stato il governo Conte bis, "senza mandato parlamentare e un giorno dopo essersi dimesso, quando era in carica solo per gli affari correnti, con il favore delle tenebre".

Il Giurì d'onore, presieduto da Giorgio Mulè, esponente di Forza Italia, sarà composto da Fabrizio Cecchetti, della Lega, Filiberto Zaratti, di Alleanza verdi e sinistra, Alessandro Colucci, di Noi moderati, e Stefano Vaccari, del Partito democratico. La designazione è stata effettuata dallo stesso presidente Fontana "Mi sembra una scelta doverosa e apprezzabile", è stato il commento di Conte all'uscita dalla Camera dopo la conferma di Fontana in merito. "Auspico che si possa dirimere questa questione", è stato, invece, il commento del presidente durante l'incontro tradizionale con la stampa parlamentare a pochi giorni dal nuovo anno.

Ora, il Giurì d'onore ha l'obbligo di riunirsi entro pochi giorni, presumibilmente dopo le festività natalizie, per raccogliere le informazioni e tutto il necessario per arrivare a stabilire la verità oggettiva in merito. Il presidente Fontana ha dato tempo fino al 9 febbraio per produrre un documento finale in cui vengano spiegate e motivate le relazioni del Giurì d'onore sulle dichiarazioni di Meloni. Intanto il premier prosegue con la riabilitazione: dovrà trascorrere ancora qualche giorno in casa prima di poter tornare a lavorare a pieno regime.

La conferenza stampa tradizionale di fine anno è stata per questo motivo posticipata al prossimo 4 gennaio.

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