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"Salvare migranti è dovere". Al porto di La Spezia rispunta Soumahoro

Ancora una passerella in favore di telecamera per Aboubakar Soumahoro, arrivato al porto de La Spezia per lo sbarco della Geo Barents

"Salvare migranti è dovere". Al porto di La Spezia rispunta Soumahoro

La nave della Ong Medici senza frontiere è arrivata al porto di La Spezia per sbarcare gli oltre 230 migranti portati a bordo a seguito di tre interventi nel Mediterraneo, di cui due portati a termine dopo l'assegnazione del porto ligure. Ora gli organi preposti dovranno accertare eventuali violazioni al decreto del ministro Piantedosi da parte della Geo Barents, al quale le Ong sono tenute ad attenersi se decidono di sbarcare nel nostro Paese. A cavalcare il tema immigrazionista sulla banchina del porto di La Spezia è arrivato anche il deputato Aboubakar Soumahoro, ormai passato al gruppo Misto e con una credibilità residua molto bassa.

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"Adesso al porto di La Spezia dove i naufraghi salvati dalla nave umanitaria Geo Barents stanno per sbarcare. Li attenderò per verificare le loro condizioni. Salvare vite umane è un dovere! Le Ong impegnate nel salvataggio del profughi non possono essere criminalizzate", dice il deputato con gli stivali, confondendo la criminalizzazione con il doveroso rispetto delle regole di un Paese sovrano, al quale le navi delle organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo non sono evidentemente abituate. La colpa è anche dell'atteggiamento tenuto dalla sinistra negli anni di governo, che ha permesso che la Sicilia e il sud Italia diventassero quasi un hub di sbarco per le navi Ong, convinte di poter utilizzare i porti italiani come comodo pit-stop point per i viaggi dalla Libia.

Ora saranno le indagini condotte dalle forze dell'ordine, coordinate dal prefetto di La Spezia Maria Luisa Inversini, a dire se nell'azione della Geo Barents possano ravvisarsi violazioni del decreto in vigore dallo scorso 3 gennaio dopo la firma di Sergio Mattarella. "Quando verranno fatti gli accertamenti in maniera compiuta e se emergeranno violazioni che dovranno essere contestate dagli organi accertatori che non sono io ma Guardia di finanza o polizia. Deciderò comunque in coscienza e con la massima serenità e con la competenza che ho maturato negli anni", ha dichiarato il prefetto a chi gli chiedeva informazioni sulle indagini.

Dal canto suo, ovviamente, la Ong continua a dichiarare di aver agito con correttezza. Una difesa che viene portata avanti ben prima che venisse sollevata la possibilità di una violazione, appoggiata anche dalla sinistra italiana. "Non abbiamo fatto niente di contrario alle misure stabilite. Se ci sono situazioni di pericolo non possiamo abbandonare le persone in mare", ha dichiarato Matias Gil, capomissione a bordo della Geo Barents appena sbarcata a La Spezia.

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