da Milano
Parmalat ha liquidato gli importi dovuti ai creditori privilegiati e in prededuzione. A comunicarlo è stata la stessa società con una nota. Il pagamento, eseguito entro il 30 marzo, è avvenuto in seguito alla proposta di concordato approvata dal Tribunale fallimentare di Parma nellottobre scorso. Dellimporto totale di 204,8 milioni di euro, 66,8 milioni sono stati pagati attraverso l'assegnazione di azioni, il resto in contanti. Ieri intanto il titolo Parmalat è arretrato dello 0,73% a 2,73 euro, dopo il rialzo del 7,5% messo a segno mercoledì, una volta diffusa la notizia che la Corte costituzionale aveva respinto leccezione di illegittimità presentata dalle banche contro le azioni revocatorie promosse dal numero uno del gruppo alimentare Enrico Bondi. Da segnalare che nel numero in edicola oggi Il Mondo pubblica alcune indiscrezioni sul piano che potrebbe portare alla fusione tra Parmalat e Granarolo. Secondo il settimanale a occuparsi del dossier è ora Gerardo Braggiotti, numero uno della «nuova» Banca Leonardo. Il merchant banker avrebbe ottenuto lassenso delle banche presenti nel capitale di Parmalat su un progetto che prevederebbe la formazione di una newco in cui entrerebbero , oltre agli istituti di credito, anche Mediobanca e il fondo Clessidra di Claudio Sposito. La società diventerebbe azionista di controllo del gruppo alimentare (rimanendo appena al di sotto della quota che renderebbe obbligatoria unOpa) e proporrebbe agli azionisti un nuovo vertice operativo, con Bondi che resterebbe presidente. Il passo successivo sarebbe poi quello di separare il contenzioso dalle attività industriali. Infine verrebbe barata la fusione per incorporazione del secondo operatore italiano nel settore latte, Granarolo. Agli azionisti di questultima società verrebbero assegnate azioni del gruppo di Collecchio.
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