LInghilterra sembra aver apprezzato il decisionismo con cui Capello ha risolto laffaire John Terry, sfilando la fascia di capitano della nazionale al calciatore del Chelsea, travolto dalla relazione con Vanessa Perroncel, fidanzata del suo ex compagno di squadra Wayne Bridge. Ma la stampa britannica ha trovato una curiosa chiave di lettura della vicenda. Attribuendo il pugno di ferro (nemmeno poi troppo ferroso) di «don Fabio» alle sue convinzioni religiose. Capello, cattolico praticante, anche nella protestante Inghilterra non ha cambiato le sue abitudini. E nel numero oggi in edicola il Sunday Express è andato a pescare dal passato dellallenatore il parroco che lo ha cresciuto a Pieris, in Friuli, quando era un ragazzino.
Nellintervista a don Bruno Gallini, il domenicale britannico ipotizza che il destino di Terry era «stato segnato più di 45 anni fa». Quando, cioè, Capello fortificava la propria fede nella chiesa di SantAndrea del suo villaggio natale. «Fabio ha sempre avuto una visione molto rigida e osservante. Senza mezze misure», spiega padre Gallini al reporter del Sunday Express Marco Giannangeli. «È parte della sua educazione, qualcosa che ha ereditato dai suoi genitori e che lui ha sempre preso molto sul serio». Pure a Pieris, frazione di San Canzian dIsonzo, scherzano poco. Tanto che lanziano religioso sulle pagine del tabloid britannico non appare impreparato. «Abbiamo seguito tutti quello che è successo con il capitano dellInghilterra John Terry - spiega - e naturalmente, questioni come ladulterio e laborto sono estremamente serie agli occhi di Dio e della Chiesa». Che il calciatore sia vittima di una nuova Santa Inquisizione, però, lo esclude proprio il parroco, che nota come Capello «ha tolto a Terry solo la fascia di capitano» e «non lha pure escluso dalla squadra». Quanto basta per «pensare che la sua decisione sia stata presa su considerazioni tattiche, e non soltanto morali», conclude don Gallini. Mentre il Sunday Express continua a tracciare il ritratto del «vero credente» Capello. Ricordando il suo appoggio per Benedetto XVI («Per me ora la Chiesa ha bisogno di una svolta tradizionalista»), la sua costanza nella preghiera, la sua contrarietà alla legge sullaborto. Posizioni che, registra il domenicale britannico, lo avrebbero reso «impopolare» proprio nel suo paese natale.
IL PARROCO DEL CT DON BRUNO
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