Partono i saldi, ma qualcuno ha già fatto il pieno

Recuperare le perdite subite a dicembre contando sulle attese dei consumatori che sperano in occasioni e prezzi stracciati. Così i commercianti romani si preparano ad aprire oggi, ma già qualcuno ha anticipato i tempi facendo man bassa di prodotti scontati, le porte dei negozi di abbigliamento e calzature ai saldi di fine stagione.
In realtà non tutti sono ottimisti. Tra i responsabili di alcune delle griffe più di moda nel tridente dello shopping romano l’anticipo dei ribassi stagionali non è sufficiente. «I saldi andrebbero fatti prima delle feste natalizie perché in questo modo il cliente non rinuncia a comprare un capo che desidera e spende in questo settore anche per fare i regali di Natale». L’idea più diffusa tra i negozianti è che sono proprio i settori soggetti agli sconti di gennaio a essere penalizzati nella corsa ai regali. Qualcuno spera nei doni della Befana, ma sono in pochi a essere ottimisti. Tutti concordi, invece, sull’andamento delle vendite dello scorso anno, deludenti per la maggior parte, in calo per la quasi totalità degli esercizi.
Per il gruppo Rinascente il Natale è stato deludente, non tanto per l’andamento delle vendite, quanto perché i risultati non hanno soddisfatto le attese. Attese che adesso, da oggi, puntano sui saldi. «Siamo ottimisti - hanno fatto sapere dall’ufficio comunicazione - anche perché puntiamo molto sulla differenziazione del brand, sulla comunicazione chiara e sul servizio che è stato rinforzato proprio in vista dell’avvio delle svendite». Fa eccezione l’abbigliamento intimo che ha mantenuto gli standard degli anni passati. Per questo motivo, in un punto vendita in via del Corso qualcuno storce il naso: «Le vendite sono andate talmente bene che i saldi, per assurdo, saranno causa di perdite. Lo stesso capo di biancheria intima poteva essere venduto a prezzo pieno e invece sarà scontato».
Una voce fuori dal coro. Tutti si preparano per il grande giorno e qualcuno, in via Frattina, ha già esposto il cartello: «Chiuso per allestimento saldi».
Intanto con la tredicesima ridotta l’Adoc, una delle associazioni dei consumatori, prevede a Roma saldi sottotono. «Nel Lazio - ha spiegato il presidente Roberto Tascini - abbiamo la sensazione che ci sia una difficoltà alla scarsa disponibilità delle famiglie. La tredicesima è stata utilizzata per pagare mutui e bollette». Secondo l’associazione la spesa che le famiglie romane utilizzeranno per i saldi si aggira intorno ai 150-250 euro. Più ottimista la Confcommercio di Roma e Lazio che prevede una spesa di circa 500 euro. Secondo il vice presidente Roberto Polidori, «sul territorio 700mila famiglie spenderanno circa 300 milioni di euro, il 5% degli introiti previsti su tutto il territorio nazionale (6,4 miliardi)».
Qualche speranza di recuperare il flop degli acquisti del mese di dicembre sembra esserci, anche se il recupero non sarà entusiasmante. «Questo dicembre - ha ricordato Polidori - è stato il peggiore degli ultimi tre anni. Nonostante le aperture durante i week end e nel giorno dell’Immacolata, c’è stata una recessione di circa il 5% in parte recuperata grazie alle spese del periodo natalizio».

Quello che gli addetti ai lavori si augurano è che il calo degli acquisti sia dovuto proprio alla ricerca dello sconto durante il periodo dei saldi. Ed è proprio questa attesa a mettere i consumatori a rischio truffa. Sconti eccessivi, saldi fittizi e riprezzamento di capi precedentemente venduti a costo più basso sono le trappole più comuni.

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