Per non smentirsi, Fs è riuscita a far partire in ritardo di 8 minuti sulla tabella di marcia anche il treno che ieri mattina ha inaugurato i nuovi tre chilometri e mezzo del Passante tra Porta Vittoria e Rogoredo, con cui diventano in tutto 19 i chilometri che collegano da est a ovest la città su doppio binario. A discolpa di Fs va detto che «colpevoli» della partenza da Porta Garibaldi oltre le 9.30 sono state soprattutto le autorità, arrivate alla spicciolata e accolte da fischi e striscioni degli addetti alle pulizie dei treni che reclamavano per il contratto.
I cori di protesta non hanno risparmiato il presidente e l’ad di Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta e Mauro Moretti, il sindaco Letizia Moratti, il governatore Roberto Formigoni, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e il sottosegretario Roberto Castelli. Poi, tutti
in carrozza per un viaggio di 15 minuti verso Rogoredo - la «Porta sud» - che
incrocia sette fermate intermedie e fa salire a venti le stazioni che compongono
la rete delle «Linee S». Oggi il Passante garantisce 148 treni al giorno, uno
ogni 15 minuti, e viene utilizzato da circa 67mila passeggeri. Formigoni fa
presente che ogni giorno sono 800mila i pendolari che raggiungono Milano, e
500mila vengono in auto. «Quella del trasporto pubblico milanese - afferma - è
una vera propria emergenza nazionale, data la densità abitativa altissima che
non trova adeguata corrispondenza nella rete di trasporto. Milano ha 75
chilometri di ferrovie per milione di abitante, contro i 110 di Napoli o i 144
di Roma e una media nazionale di 323». Il completamento del passante (costato
160 milioni di euro) è dunque «una risposta importante, ma non definitiva
all’esigenza della città» anche se permette di «migliorare sensibilmente il
livello del servizio, separando i diversi traffici: merci, internazionale,
nazionale e regionale». Ora «bisogna pensare alla realizzazione del secondo
passante».
La stazione di Rogoredo, dotata di tecnologie d’avanguardia, fa
da capolinea a 4 linee regionali (Novara, Saronno, Seveso e Bovisa), chi arriva
da Genova o Bologna può scendere qui e raggiungere con la linea S il nord della
città, la Bovisa o Rho-Pero evitando di passare dalle stazioni principali -
Centrale e Garibaldi - ed entro giugno 2009 saranno inaugurati sia la fermata
Rho-Fiera del passante che i collegamenti con Pavia e Lodi. Milano dunque,
sottolinea la Moratti, «diventa nodo centrale di una grande piattaforma da cui
passano tutti i corridoi europei», e con l’allungamento del passante «diamo
l’opportunità a tutti coloro che vengono dal bacino nord di non doversi fermare
in città per andare verso sud, alleggerendo il traffico».
Per il ministro Matteoli è necessario però «snellire le procedure, nei prossimi mesi si dovrà lavorare in Parlamento perché non è più possibile che tra progettazione e realizzazione passino vent’anni».
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