Passeggiata, viale e parchi Nervi sprofonda nel degrado

Passeggiata, viale e parchi Nervi sprofonda nel degrado

Alla passeggiata a mare di Nervi salendo dal Porticciolo, poco prima del Castello (sede di Mostre, di Associazioni e di un bar ritrovo di anziani), diversi mattoncini della pavimentazione sono saltati a causa delle radici di un pino d'Aleppo centenario. Sconnessioni, a rischio d'inciampo, sono da esso provocate fino al Belvedere Mario Capio. Da mesi, inoltre, nella salita «a guardia» di un vistoso buco sono stati posti due cavalletti, spesso spostati a lato (per lasciar passare i furgoncini autorizzati) e non rimessi a posto: insomma un pericolo.
Un anziano ingegnere anni addietro mi suggeriva di scrivere del cattivo stato dei marciapiedi di Nervi e di Bogliasco dove abita. Per questa causa la moglie Annamaria si era rotta il femore e dopo un'altra caduta era deceduta senza più godere la gioia dei nipoti né la loro serena condivisione di anziani. Mi sembrava riduttivo scrivere di ciò ma ora, avendo visto ad inizio passeggiata due tasselli di marmo inseriti nella pavimentazione con scritto «Parchi, Musei», penso se ne potrebbero aggiungere due per segnalare «Ospedale, Cimitero».
Panchine della passeggiata? Sono state riverniciate di recente ad opera di volontari, ma ad alcune manca un'asse e in altre quelle marce o scheggiate di lato sono da sostituire. A ritmo lento arrivano due operai del Comune per mettere cavalletti o nastri colorati, dopo tempo ne arrivano altri due con un'asse mancante per volta, mai con tutte insieme. Alcune panchine rimosse, non sono più sostituite: la cosa è inconcepibile.
Viale delle Palme? Definito il biglietto da visita di Nervi per i turisti in treno, mostra l'incuria: panchine di legno con la vernice di protezione scrostata quando basterebbe una mano di flatting, a base di palme e aranci aiole degradate. Parchi di Nervi? Nonostante l'Associazione di Amici che si batte contro il loro degrado, alcuni viali sono pericolosi per bimbi in bici, in pattino e per gli anziani. Un vistoso buco nell'asfalto in Parco Gropallo scendendo dalla vasca delle tartarughe, altri, uniti a sconnessioni, in Parco Serra lungo il camminamento principale da cui si gode il «cannocchiale» sulla Villa sede della Gam. E si potrebbe parlare del Putto di Francesco Schiaffino, commissionato dalla Repubblica di Genova, che ornava la vasca delle tartarughe, giustamente «rifugiato» in Museo. Avrebbe dovuto essere sostituito da un calco in gesso, promessa mai mantenuta dal 1989. E della morte dell'ultimo dei due pini loricati nel prato di Villa Grimaldi. Bellezze che non tornano più, oltre al recinto per cani, mai realizzato, tanto che sporcano e corrono tra i bimbi piccini.
Piazza Duca degli Abruzzi? Quando ci fu il pericolo della «rotonda Winkler», alcuni cittadini meritevoli ne censirono il verde, ora è trascurato tanto che i consiglieri municipali cercano sponsor per curarlo: ricordiamoci che sono stati gli antichi nerviesi con autotassazione a piantare quegli alberi.
Luigi Costa, presidente della Commissione Urbanistica, nel IX Municipio Levante constata: «Il Comune ha fatto tante piccole società, ci sono i lavori socialmente utili, ma la manutenzione... non c'è più». Costa, uomo pacato, è un vulcano quando si batte per una Nervi ancora turistica. In Municipio ha presentato un progetto, approvato all'unanimità, per dar la possibilità a chi lo voglia degli ambulanti del mercato del martedì a Quinto, (specie quelli della zona «impervia» a ridosso della ferrovia che vendono poco) di spostarsi a Nervi in via del Commercio: il mercato si estenderebbe da via della Fassa a via Pagano del capolinea del 17. Segnala la necessità di ultimare la parte alta di via del Commercio dove, a costo zero (e forse per questo non interessa al Comune), si potrebbe ricavare un utile piazzale con 200 posti-auto.


E per non dimenticare? Segnala come valorizzare il Monumento al Sub posto sotto al Castello sulla scogliera: opera dello scultore Galletti è stato un regalo di Mike Bongiorno che a Nervi imparò a fare il sub con la guida di Duilio Marcante alla Scuola Federale pilota di Genova, la prima, che ha insegnato a tutto il mondo.

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