Passera: «Pistorio ha l’appoggio di tutti»

da Milano

Il titolo Telecom è sceso di nuovo a un passo dalla soglia dei 2 euro. Le azioni del gruppo già soffrono in condizioni normali. Per questo ieri hanno sofferto ancora di più: con un listino milanese che ha ceduto in media l’1%, il titolo del gruppo di tlc è stato «in scia», lasciando per strada lo 0,9% a 2,04 euro.
La distanza dal prezzo offerto dal pool Intesa-Mediobanca-Telefonica a Pirelli per Olimpia (che detiene il 18% di Telecom), è tornata a sfiorare gli 80 centesimi per azione (il prezzo pattuito è di 2,82 euro), che corrisponde a un premio del 28%. Una situazione che non spaventa, comunque, il gruppo della Bicocca, che si sente blindato dal contratto siglato a fine aprile, che esclude la revisione del prezzo per eccessiva onerosità. Mentre, d’altro canto, esclude anche che eventuali imposizioni che dovessero arrivare dalle varie Authority internazionali a Telefonica non possano rappresentare motivi di cambiamento nell’offerta, restando a carico del gruppo spagnolo. I dubbi sui tempi del «closing», che ieri sono stati sollevati anche dai sindacati, sono semmai importanti ai fini della gestione del gruppo, a metà strada tra la vecchia e la nuova proprietà. A cominciare dalla presidenza che, dopo il burrascoso divorzio da Guido Rossi, è occupata oggi da Pasquale Pistorio.
In proposito, l’ad di Intesa Sanpaolo (che è azionista al 10,6% della holding Telco, futura titolare della maggioranza di Telecom) Corrado Passera, ha ieri detto che «le decisioni verranno prese da tutti gli azionisti insieme, e Pistorio ha oggi l’appoggio di tutti noi, sta facendo un ottimo lavoro».
Un’affermazione che potrebbe essere interpretata come uno stop a Gabriele Galateri, l’attuale presidente di Mediobanca che proprio oggi guiderà l’assemblea destinata a introdurre la governance duale, e a nominare Cesare Geronzi al vertice del consiglio di sorveglianza di Piazzetta Cuccia. Per Galateri si è parlato di un futuro in Telecom soprattutto in virtù dei buoni e storici rapporti con il presidente di Telefonica Cesare Alierta. L’impressione è che su Galateri si possa ripetere il confronto serrato tra le due «star» bancarie di Telco: Intesa e Mediobanca. Anche in vista della scelta del prossimo ad di Telecom.

«Noi entreremo come azionisti appena il processo autorizzativo sarà completato - ha detto Passera - e pensiamo che Telecom sia un’azienda con un grande potenziale e la stabilità e la robustezza dei nuovi azionisti possono assicurare a un management forte una fase di grande crescita».

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