Passerella Milano Unica, giù il cappello per i giovani stilisti

I produttori italiani di tessuti puntano sui giovani designer per collegare in modo veloce la filiera: l’innovazione della materia e la creatività dei vestiti.
Così ieri, in occasione della prima giornata di Milano Unica, la più importante rassegna tessile internazionale inaugurata dal premier Silvio Berlusconi, è andata in scena anche «On Stage», una passerella lunga oltre cento metri su cui hanno sfilato le proposte di 10 talenti emergenti. Dalle fanciulle bohémien chic del londinese Charles Anastase - fermato all’aeroporto perché con febbre sospetta - al rigore della fiorentina Ilaria Nistri, dalla moda maschile di Blaak Homme, etichetta della giapponese Sachiko Okada e del pakistano Aaron Sharif alla perugina Sara Lanzi già vincitrice del concorso Who’s on Next. Applauditi anche i modelli dello spagnolo Emilio de la Morena, dell’americano Thomas Engel Hart, del canadese Todd Lynn, ex assistente dello stilista Roland Mouret, del giapponese Suzuki Takayuki. Particolari consensi sono andati al francese Alexis Mabille, che ha elaborato lo stile «cocotte» e all’italiano Maurizio Miri per l’innovativa collezione uomo.
Insomma nuove forze scendono in campo per dare alla moda stimoli straordinari. Ne è prova il premio Fashion Details Award consegnato dalla Federazione Tessilivari a tre studenti del Politecnico di Milano particolarmente bravi nell’utilizzo di pizzi, merletti, ricami, nastri e tulle. Laura Carabba, Francesca Casartelli e Violante Cappuccini le vincitrici applaudite da una testimonial d’eccezione: Anna Piaggi, icona fashion, cui è andato un riconoscimento alla carriera. Per l’occasione la signora si è presentata con un delizioso cappellino disegnato da Stephen Jones e realizzato con i dettagli tessili.

Perché? È presto detto: «Tutto parte dalla testa».

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