Piero Evangelisti
da Milano
Polvere, rumorosità, infiltrazioni dacqua erano i problemi che, fino a qualche anno fa, avevano relegato le cabriolet a vetture per pochi audaci appassionati. Poi sono arrivati i tetti in metallo ripiegabili elettricamente, concetto diffuso per prima da Peugeot. Adesso le coupé cabrio non si contano quasi più, e si possono trovare in tutte le taglie e fasce di prezzo, come dimostrano le recentissime Opel Astra TwinTop e Mitsubishi Colt CZC. Sperimentata con successo sulla piccola Opel Tigra, la tecnologia TwinTop viene ora applicata, in veste molto più evoluta e complessa, sulla giovane media tedesca che in appena due anni di vita è già stata prodotta in un milione di unità.
Realizzata sul pianale della GTC, lAstra TT ha una linea snella ed elegante che nasconde misure importanti (4,47 metri di lunghezza e 2,0 di larghezza), tali da offrire finalmente lo spazio per quattro passeggeri. Buona la capacità del bagagliaio che va da 440 litri in versione «chiusa» a 205 quando si viaggia a cielo aperto; anche in questo caso è tuttavia possibile caricare e scaricare i bagagli grazie al sistema «Easy Load», che consente di sollevare di 25 centimetri le sezioni del tetto ripiegate nel baule. Ma la raffinata tecnologia di questo innovativo tetto in tre sezioni progettato dalla tedesca CTS, non si ferma qui, perché su Astra TT è infatti possibile eseguire le operazioni di apertura-chiusura anche con lauto in movimento, a velocità inferiori ai 30 orari. Quattro i motori: tre a benzina, da 105, 140 e 200 cv e un 1.9 CDTI da 150 cv, dotato di filtro antiparticolato. Due i livelli di allestimento, Enjoy e Cosmo, con prezzi che vanno da 22.600 a 30.900 euro.
Cambia il target di riferimento, di certo anagraficamente più giovane, con la Mitsubishi Colt CZC, sia per le dimensioni (3,87 metri di lunghezza per 1,70 di larghezza) che ne fanno una 2 più 2 (di emergenza), sia per i prezzi che partono da 17.550 euro.
Il design della Colt CZC porta la firma di Pininfarina, alla quale è stato affidato il compito di assemblarla nello stabilimento di Bairo Canavese, dove confluiranno componenti dallEuropa e dal Giappone. Il tetto in due sezioni, apribile elettricamente in 22 secondi, è invece opera della Oasys, che ne cura con una sua task force la realizzazione direttamente a Bairo, una scelta sempre più diffusa nella costruzione delle Coupé Cabrio: lo stesso avviene, infatti, per lAstra TT con i tecnici della CTS nello stabilimento Opel di Anversa e per la Nissan Micra C+C con il personale della Karmann dislocato nella fabbrica di Sunderland. Da questa scelta industriale, vista la delicatezza dei meccanismi coinvolti, dovrebbe scaturire un indubbio vantaggio in termini di affidabilità. Di «taglio» giovane i motori destinati alla piccola dinamica giapponese, due versioni dell1.
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