Cultura e Spettacoli

Patrick Dempsey: sono un sex symbol ma punto tutto sulla mia famiglia

Il protagonista di Grey’s Anatomy presenta un «Un amore di testimone»

da Roma

Metti la fortuna di certi uomini. Si può avere un naso un po' così, per non dire importante o parecchio pronunciato, ed essere un sex symbol. Alla faccia dei chirurghi plastici. Anzi, il «difetto» può finire addirittura come elemento autoironico in una sceneggiatura di un film. E' il caso dell'attore Patrick Dempsey che nel serial tv di successo Grey's Anatomy fa strage di cuori (non a caso il suo soprannome è «dottor Stranamore» e il magazine statunitense Tv Guide l'ha incoronato «l'uomo più sexy della tv») e che ora nella commedia un po' convenzionale e fortemente romantica, Un amore di testimone diretta da Paul Weiland (in uscita il 12 giugno), si prende un po' in giro e si innamora in zona Cesarini della classica migliore amica (una bellissima Michelle Monaghan) che sta per convolare ad altre, ed evidentemente per lui, non giuste nozze con un folcloristico scozzese.
Lui è classico figlio di papà milionario (interpretato dal grande Sydney Pollack qui alla sua ultima apparizione), una faccia da schiaffi se non fosse per la quantità di vittime che miete nell'altro sesso. «Essere considerato un sex symbol è una cosa che mi fa piacere ma alle spalle c'è tutto un meccanismo che si auto crea. Una volta ho detto che era mio desiderio essere eletto l'uomo più sexy ma per me era evidente che stessi scherzando. Sono stato invece preso sul serio», spiega l'attore che qualche giorno fa è venuto a Roma per presentare il film e farsi una passeggiata in bicicletta («Ho girato tutta Europa su due ruote e, pioggia o non pioggia, farò un giro nella Capitale», aveva detto; per la cronaca il meteo ha registrato un forte temporale).
«Sposo bagnato, sposo fortunato», Dempsey lo è da nove anni anche nella vita con tre figli, due gemelli di sei anni e un piccoletto di 16 mesi, perché, dice sicuro, «nella vita non c'è nulla di meglio di una famiglia, è l'elemento che ti tiene con i piedi per terra e se non ci fosse sarebbe tutto assolutamente insignificante». Anche se poi - sarà più forte di lui in quanto maschio? - non rinuncia a una battuta a doppio senso: «Io effettuo delle operazioni di chirurgia al cervello a prezzi bassissimi, ogni tanto le faccio nelle camere d'albergo».
Dempsey che, con la sorella, si occupa anche di un centro benessere per pazienti oncologici, sembra aver tutto dalla vita e non rinnega nulla del suo passato e presente tra tv e cinema: «Il successo di cui godo oggi lo devo tutto a Grey's Anatomy grazie a cui posso fare anche questo tipo di commedie che hanno successo perché dimostrano che ciascuno di noi cerca un compagno o una compagna con cui condividere il resto della vita». E sul futuro della serie rassicura così i suoi fan, tra cui Hillary Clinton (anche se, dice, «alle elezioni non ho ancora deciso chi sosterrò»): «Ho un contratto con loro di altri due anni. Non credo sia giusto lasciare una serie prima della fine soprattutto perché non sarebbe corretto nei confronti del pubblico tra cui c'è la stessa Hillary che mi ha chiesto con ansia del futuro di Grey's Anatomy».

Ma forse è meglio che Hillary, per non rimembrare un passato doloroso, non segua al cinema il suo idolo perché, nei primi dieci minuti di Un amore di testimone ad una festa studentesca, Dempsey indossa una maschera di Bill Clinton e va in giro per le tutte stanze da letto a cercare la «sua» Monica.

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