Patteggiamento rifiutato all’ex senatore Di Girolamo

Per l’operazione di riciclaggio internazionale che nel febbraio dello scorso anno arrivò a coinvolgere anche le società Fastweb e Telecom Italia Sparkle sono arrivate le prime condanne. Il gup del tribunale di Roma, Zaira Secchi, ha stabilito la penale responsabilità di 17 imputati. Il giudice, dopo una camera di consiglio di oltre 10 ore, ha accolto le proposte di patteggiamento avanzate da tutti gli imputati tranne che per l’ex senatore Nicola Paolo Di Girolamo, e ha condannato altre 6 persone che avevano chiesto di essere giudicate con il rito abbreviato e, infine, ha fatto cadere le accuse nei confronti di altri due. Per l’ex dipendente della Divisione Wholesale e poi della Divisione Marketing di Fastweb Giuseppe Crudele e il broker Marco Toseroni il giudice ha emesso una pena a 5 anni di reclusione. Diversi i reati contestati: associazione per delinquere transnazionale finalizzata all’evasione fiscale, riciclaggio transnazionale aggravato, dichiarazione infedele mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti.

Per Di Girolamo, che ha restituito quattro milioni e 700mila euro, il giudice non ha ritenuto congrua la pena a 5 anni di reclusione per cui c’era stato l’accordo con la Procura e disposto l’invio degli atti davanti ad altro gup. L’udienza è stata fissata per il 23 maggio, quando Di Girolamo, secondo i termini di legge, potrebbe ricorrere a un rito alternativo.

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