Pattuglie notturne, vigili sul piede di guerra

Il comandante Bezzon: «Così saremo più presenti sul territorio». I sindacati: «Violati i patti del 2001. Meno sicurezza per i cittadini e anche per noi»

Pattuglie notturne, vigili sul piede di guerra

«Oggi si è chiuso un periodo di buoni rapporti tra le sigle sindacali e il comando dei vigili urbani». Senza mezzi termini Roberto Miglio, delegato sindacale Rsu dei «ghisa», si scaglia contro la disposizione emanata dal Comando sul taglio degli agenti impiegati nei pattugliamenti notturni. «Dal 3 marzo (e non dal primo marzo come annunciato in precedenza) - spiega - il servizio notturno prevederà tredici pattuglie con due uomini e sei con tre uomini in attività dalle 23.45 alle 7.30. Gli accordi, firmati nel lontano 2001 con l’ex sindaco Gabriele Albertini, erano altri e prevedevano che le pattuglie fossero sempre formate da tre uomini: ora, invece, con una decisione unilaterale, il Comune conferma che saranno formate da soli due agenti». Il tutto a scapito della sicurezza degli stessi «ghisa». «Fino a oggi - prosegue Miglio - quando si interveniva su un incidente, due vigili si occupavano dei rilievi mentre il terzo si occupava della gestione della viabilità. E così anche durante i sopralluoghi nei locali: due entravano e uno restava fuori a presidio della vettura. Con il nuovo regolamento, che cerca di allungare una coperta troppo corta, si perderà tutto questo».
Dichiarazioni a tinte calde che preannunciano un lungo periodo di agitazioni sindacali: «Come prima iniziativa di lotta per contrastare l’arroganza e l’insensibilità della controparte pubblica - si legge in un volantino firmato da tutte le sigle sindacali - le organizzazioni dei sindacati indicono per il giorno 4 marzo 2008 dalla una alle 2.15 un’assemblea generale del personale della polizia locale di Milano dove verranno dibattute le problematiche interne al corpo e decise ulteriori iniziative a sostegno della contrapposizione in atto».
«Al posto di favorire i cittadini - replica il comandante dei vigili urbani Emiliano Bezzon - si crea solamente un ulteriore danno alla popolazione. Il nostro proposito era quello di incrementare la visibilità e l’efficacia dei nostri pattugliamenti durante le ore notturne, dato che spesso non riusciamo a rispondere prontamente a tutte le richieste d’intervento. La soluzione che abbiamo prospettato s’inserisce in quest’ottica: innanzitutto non si smembreranno totalmente le pattuglie composte da tre agenti. Inoltre, così facendo avremo più autovetture dislocate sul territorio senza aumentare il numero di agenti impegnati». E a chi rinfaccia aumento di carichi di lavoro e problemi legati alla sicurezza, Bezzon spiega come questa «rivoluzione» favorisca «non solo la quantità degli interventi ma anche la qualità degli stessi.

Il fatto di avere più pattuglie in circolazione favorirà e aiuterà il compito degli agenti: in caso di incidenti gravi potranno intervenire più auto incrementando così il numero dei vigili presenti». Senza dimenticare il sistema di geolocalizzazione installato su ogni pattuglia che «consente di tenere sotto stretto controllo tutte le vetture».

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