Pd, la notte dei lunghi coltelli che ha spaccato in due il partito

Tutta fatica sprecata. Giri di telefonate nei giorni scorsi ai membri di Milano Riparte per ritirare l’appoggio al terzo incomodo. L’arrivo all’Umanitaria dell’architetto Boeri per tentare in extremis di farlo desistere. Tre ore di interventi sull’opportunità di non andare come un cane sciolto dai partiti alle primarie, meglio piuttosto alle elezioni direttamente con una lista civica, saltando il confronto con Boeri e Pisapia che rischia di destabilizzare le percentuali (pro Boeri) e mandare nel pallone il Pd che domenica dovrebbe dichiarargli il sostegno. Niente da fare, Valerio Onida, ex presidente della Corte costituzionale e professore di diritto, si è candidato alle primarie del centrosinistra martedì dopo una notte dei lunghi coltelli all’Umanitaria di via Daverio.

Con il fondatore ed ex supporter Sarfatti che fino all’ultimo ha cercato di mettergli i bastoni tra le ruote. Con voto per alzata di mano, solo 8 i contrari e 2 astenuti. Vicino ai cattolici del Pd, Onida piace anche a Udc e Idv. La sensazione è che il partito di Bersani sia a caccia di una quarta via d’uscita.

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